Pierfranco Bruni racconta in un romanzo l’amore di D’Annunzio ed
Eleonora Duse nell’anno di Dante.
Pierfranco Bruni ritorna con un suo originale romanzo a parlare e
scrivere di D’Annunzio ed Eleonora Duse. Si tratta non di un saggio,
ma di un romanzo. Un libro dolcissimo nel quale si racconta la storia
di un amore che ha segnato non solo la vita dello scrittore e
dell’attrice ma della storia del teatro e della letteratura del primo
Novecento. Il titolo è un recitativo della “Francesca da Rimini”
andato in scena 120 anni fa. Un dramma in cui la Duse ha la profondità
armoniosa e inquieta del V Canto dell’Inferno di Dante.
“Con le sue labbra le suggella le labbra spiranti” edito da
Pellegrini, fa vibrare la passionalità del tema – titolo. Porta come
sottotitolo: “Eleonora e Gabriele”. Tra finzioni e maschere il gioco
del dialogare diventa una potentissima esaltazione lirica.
Pierfranco Bruni intreccia la sua vita con il viaggio di Eleonora e
Gabriele. Bruni sottolinea: “Ho sempre amato Eleonora Duse. La
teatralità la recita il tragico. Da quando ero ragazzo ho visto in lei
la metafora del fascino del mistero del mito. La Divina, come la
chiamò Gabriele, resta dentro di me. La letteratura solleva e vive di
luce”.
Raccontando la genesi del romanzo metaforizzando il tutto Pierfranco
Bruni afferma: “La letteratura mi ha fatto amare l’amore. La donna che
amo è letteratura vita carnalità. Ho trovato in un cassetto della
scrivania di mio padre, nella casa in Calabria, il testo che segue.
Non so se sia mio o di un altro io o di mio padre. Non cambierebbe
nulla. Anzi. L’ho rubato da un cassetto e ora lo pubblico così come
l’ho trovato. Commetto il reato di appropriazione indebita. Non ho
corretto nulla. I lettori possono fare tutte le considerazioni
opportune e anche correggere con il blu o il rosso. Eleonora resterà
sempre la Divina!”.
Metafore, sogni, allegorie? L’intreccio con donne come Sarah Bernhardt
e Mata Hari che abitano le pagine del libro è unico e sono un
percorso tra amore e bellezza. È un testo tutto da leggere proprio in
occasione del centenario della edizione definitiva del “Notturno”, che
vide la pubblicazione del testo definitivo nel 1921. Pierfranco Bruni
dopo cinque libri su Gabriele D’Annunzio racconta Eleonora e Gabriele
narrando il loro amore – destino.
Redazione Corriere di Puglia e Lucania