Taranto – vibrazioni napoletane in rima
di Eleonora Vecchioli
Nella sera del 19 settembre, Angela Massafra (soprano), Alessandra Corbelli (maestro di pianoforte) e Giovanna Causo (soprano) sono tornate ospiti dell’associazione Artava per far riecheggiare diversi brani della musica classica napoletana all’interno dell’ipogeo.
“Note napoletane”, il nome ufficiale del concerto.
La canzone classica napoletana: quando e per mano di chi nasce?
La suddetta è un repertorio musicale sviluppatosi nell’omonima città sin dagli inizi dell’Ottocento.
Due le colonne portanti di questo grandioso genere: Roberto Murolo e Sergio Bruni.
La tragicità della Seconda Guerra Mondiale segnò anche questo aspetto della bella città meridionale, ricordata con i brani “Munasterio ‘e Santa Chiara” e “Tamurriata nera”.
La parabola storica della canzone napoletana, infine, termina nella seconda metà degli anni ‘60, quando quest’ultima perde ogni legame col suo retaggio classico, divenendo espressione del sottoproletariato urbano.
Inoltre, ancora oggi si ricordano le antiche leggende che aleggiano su questi famosi e amati pezzi; come se quelle storie potessero regalare allo spettatore un brivido in più, portando alla mente immagini contemporanee alle note.
Redazione Corriere di Puglia e Lucania