Principale Attualità & Cronaca All’IPEOA Michele Lecce di San Giovanni Rotondo arriva “Cuisiner, liberi di cucinare

All’IPEOA Michele Lecce di San Giovanni Rotondo arriva “Cuisiner, liberi di cucinare

Il format didattico di cucina inclusiva.

Sarà presentato domani il progetto “Cuisiner, liberi di cucinare”.

“Cuisiner, liberi di cucinare” è il format didattico di cucina inclusiva ideato dalla Coop Cantieri di Innovazione Sociale unitamente all’IPEOA “Michele Lecce” di San Giovanni Rotondo, in at-tuazione del Patto di Comunità promosso dallo stesso istituto, fortemente voluto dal dirigente sco-lastico Luigi Talienti.

L’intento della progettualità è quello di potenziare e promuovere l’inclusione sociale al fine di ga-rantire a tutti pari opportunità e ridurre le disuguaglianze, soprattutto in questo periodo, in un terri-torio con tante fragilità.

Il Patto di Comunità, il primo avviato nella Comunità di San Giovanni Rotondo e sottoscritto dall’Amministrazione Comunale, valorizza il concetto di scuola pubblica come laboratorio sociale e di partecipazione democratica.

Il progetto “Cuisiner, liberi di cucinare”, coordinato da Donato Rispoli, vedrà protagonisti prin-cipalmente i ragazzi con disabilità, che saranno coinvolti sui temi della sana alimentazione attraverso un laboratorio teorico/pratico di cucina incentrato su biologico, filiera corta, stagionalità dei prodotti e tradizione enogastronomica del territorio.

L’approccio alla didattica mista consentirà agli alunni diversamente abili di fare esperienze concrete in ambiente lavorativo, dalla semina alla raccolta, fino alla cucina, con il preciso scopo di offrire l’opportunità di ampliare il proprio repertorio di abilità e competenze sociali, didattiche e lavorative operando all’interno della “situazione reale di lavoro”.

Un percorso dall’orto alla tavola che sarà reso possibile grazie al coinvolgimento di due. eccellenze del nostro territorio nei rispettivi ambiti: “Il tuo orto” di Michele Russo, che coltiva verdure e or-taggi di stagione in località Piana di Grava, ai piedi di Monte Calvo, e lo Chef Massimo Andrea Di Maggio, che dal 2014 guida il laboratorio di cucina “Colto e mangiato”, ideato insieme al project manager Toni Augello.

Il progetto restituirà ai partecipanti attraverso l’esperienza dell’orto e dei fornelli la capacità di cu-cinare alcuni piatti base della dieta mediterranea e la consapevolezza che mangiare sano significa vivere meglio.

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