Principale Arte, Cultura & Società Taranto: la poesia recupera il suo valore

Taranto: la poesia recupera il suo valore

Taranto: la poesia recupera il suo valore
di Eleonora Vecchioli

Nella serata del 26 settembre, ha avuto luogo la presentazione dell’antologia italo-rumena della poetessa Pasquina Filomena presso l’Antro della Sirena, sede dell’associazione Artava locata nel borgo antico di Taranto.

L’incontro per la presentazione del libro è slittato di mesi e mesi per via della pandemia causata dal COVID19, ma grazie alle acque che si sono calmate e alla dedizione da parte dell’autrice e di Armando Blasi – presidente dell’associazione -, questo è finalmente potuto avvenire.
I due, infatti, si conoscono da sempre e spesso e volentieri collaborano tra arte e cultura.

L’associazione Artava ha una delegazione in Romania, difatti il libro è scritto in due lingue: italiano e, per l’appunto, rumeno.
La traduzione al rumeno è stata curata da Maria Niculescu Relly, mentre la prefazione è stata affidata alla professoressa Maddalena Corigliano, purtroppo assente nella serata ed elegantemente sostituita dall’attrice e poetessa Adriana Capuano.
Inoltre, a creare un’atmosfera ancor più perfetta, c’è stata la violinista Maria Cirillo.

Spinta dalle delicate ed empatiche domande di Adriana Capuano, l’autrice Pasquina Filomena racconta se stessa in queste parole:
“Mi sono scoperta poetessa a quattordici anni per caso, mettendo parole in fila. Da lì è nato il mio percorso… Poetico? Quella scritta quel giorno, è l’unica poesia che ricordo a memoria, dopo trent’anni.
Ho frequentato l’istituto delle suore e mi sono ritrovata a scrivere poesie anche per matrimoni.
La poesia per me è tutta la mia vita, forse perché scrivo da sempre; scrivo sempre della realtà, al massimo, nascondo qualcosa fra le righe. Con questo intendo dire che non mi piace dover spiegare la mia poesia, ma al contrario, preferisco venga interpretata.
Quando arriva il momento, senti questa vocina dentro di te che ti impone di scrivere, indipendentemente da cosa tu stia facendo in quel momento e non puoi fare a meno di assecondarla.
Per ogni poesia che scrivo, dopo piango, sempre: perché scrivendo, tiri fuori qualcosa che prima o poi andava sfogato.
Il nome del libro è Scatti dell’anima perché questa silloge è dedicata a diversi fotografi professionisti (Paolo Cirmia in particolare, una cui foto fa da copertina dal libro) che mi hanno sempre ispirata.
Io sono molto passionale in tutto ciò che faccio: nel mio essere moglie, madre, ma soprattutto donna.
Sarà perché sono diventata donna da quand’ero molto piccola, che tuttora vedo il mondo con gli occhi di una bambina: è come se volessi ancora godermi quell’età.
La mia poesia è lo svuotarsi della mia anima, che è difficile per quanto strano possa sembrare: non faccio entrare tutti nella mia poesia, perché bisogna essere liberi di scrivere senza giudizi e pretenziosità. La poesia è anche una scelta di vita, un mondo tutto tuo in cui devi stare attento a chi entra, perché è delicato e c’è chi non capisce.
Difficilmente un poeta scrive quando è allegro: questo non vuol dire che si sia sempre tristi, ma solo che la pressione verso il dover scrivere, arriva quando bisogna sfogarsi.”

Redazione Corriere di Puglia e Lucania 

Corriere Nazionale

LASCIA UNA RISPOSTA

Inserisci il tuo commento, grazie!
Inserisci il tuo nome qui, grazie

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.