Principale Politica Amministrative. Grottaglie – Intervista a Ciro D’Alò

Amministrative. Grottaglie – Intervista a Ciro D’Alò

Amministrative. Grottaglie – Intervista a Ciro D’Alò
di Evelyn Zappimbulso
Sindaco D’Alò, ogni campagna elettorale per un politico è un misto di ansia, adrenalina e speranza. Nel suo caso la percezione è amplificata perché lei è primo cittadino uscente che si rimette in gioco e si ricandida per la città di Grottaglie.
La campagna elettorale è sempre un enorme carico di emozioni. Le elezioni amministrative rappresentano il momento  più alto della vita democratica di una città e chi ama la politica, sa perfettamente quanto sia importante mettersi in discussione, dialogare e confrontarsi con la cittadinanza. Una dialettica con la città che in questi quasi due anni di emergenza covid ci è mancato tanto.

Come mai questa scelta? Coraggiosa e allo stesso tempo operosa considerato il doppio ruolo di servizio amministrativo e di propaganda elettorale. 
Sino all’ultimo giorno, ogni mattina, sarò negli uffici comunali perché sappiamo da dove partiamo e dove vogliamo arrivare e, se i cittadini dovessero confermarmi come loro rappresentante, non voglio perdere tempo prezioso perché l’obiettivo è portare a termine i tanti cantieri aperti in città ed avviare ulteriori progetti già pronti per essere attuati.

Come definirebbe la città di Grottaglie oggi? Quali i suoi punti di forza e quali i suoi punti di debolezza?
Un’adolescente in piena età evolutiva. Penso che Grottaglie abbia ora la struttura per diventare una città del mondo. Con la sua lunga storia di cultura, arte, commercio e tradizione in questi anni ha riacquistato la giusta capacità di guardare al futuro in modo positivo. C’è ancora tanto da lavorare, il cambiamento della città ed anche di chi la vive ha bisogno di tempo.

Una domanda al cittadino di Grottaglie: secondo lei, l’amministrazione di Grottaglie in questi ultimi anni, ha risposto alle reali esigenze del suo territorio?
Il nostro programma del 2016 era il programma dei cittadini e delle cittadine. Quello che ci avevano chiesto nelle tante assemblee di quartiere. Abbiamo realizzato quasi il 70% dei nostri obiettivi. Sicuramente qualcosa non è andato come volevamo e la pandemia ha rallentato e, in alcuni casi, bloccato alcuni progetti.

Che posto ha la “Scuola”, di Grottaglie ma non solo, nel suo programma politico futuro?

Questa amministrazione si è dedicata molto alle scuole, principalmente per l’ammodernamento con il fine di rendere i luoghi sicuri e confortevoli. Al momento abbiamo terminato i lavori alla scuola media “Don Sturzo”, il cantiere è tuttora aperto alla “Don Bosco” e l’opera proseguirà con la scuola Pignatelli. Per poter ripartire dalla cultura, la condizione essenziale è la strettissima collaborazione tra le scuole e le Istituzioni. Questa è possibile attraverso la sottoscrizione di una convenzione per disciplinare i rapporti, per valorizzare le competenze e soprattutto per prevedere e programmare le azioni di intervento. In questa ottica si colloca ad esempio il service learning. Un ulteriore elemento sinergico riguardarà le attività di orientamento e di collegamento con il mondo del lavoro e in particolare nella sperimentazione dell’educazione alle Stem (Science Technology Engineering Mathema- tics) e alle Steam (Scienze, Tecnologia, Ingegneria, Arti e Matematica). Sempre sulla scia della collaborazione tra Istituzione e scuole, riteniamo fondamentale la costituzione di una rete permanente per la promozione del libro e di una cultura inclusiva, con la conseguente istituzione del “Centro studi Citta’ di Grottaglie”.

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