Principale Arte, Cultura & Società “Io sono Zlatan”, il film

“Io sono Zlatan”, il film

In uscita a novembre la pellicola sul campione svedese del Milan Ibrahimovic

Ieri domenica 03 ottobre Zlatan Ibrahimovic ha compiuto 40 anni. Per celebrare il compleanno e la fama mondiale del fuoriclasse svedese, la società di distribuzione e produzione cinematografica italiana Lucky Red ha annunciato il trailer di “Io sono Zlatan”, un film che lo descrive, lo dipinge e nutre il pubblico di Ibra, prevedendo la data dell’11 novembre per la diffusione nelle sale ed anticipando invece – con gran sollievo dei fan del calciatore e del calcio in genere – sul dichiarato ritardo del 14 gennaio 2022 a causa della pandemia da Co.Vi.D./19.

Una fama guadagnata sia con un talento formidabile in campo sia grazie all’inconsueta personalità esuberante e carismatica dell’attaccante a tutto tondo, che ha lasciato il suo marchio di fabbrica passando da società come l’Ajax, il PSG e la Juventus per arrivare nell’Inter, tra le file del Barcellona ed approdare, infine, al Milan.

“Il ragazzo dal ghetto”

Il fenomeno Ibrahimovic si è sempre contraddistinto per l’atteggiamento, dentro e fuori dal rettangolo di gioco, e per alcuni siparietti con gli avversari o compagni di squadra e per alcune frasi cult che sono entrate nei libri di storia del calcio: “Dovete sapere che io ho una filosofia. Me ne frego di quello che pensa la gente e non sono mai stato a mio agio fra i tipi “perbenino”. Perchè ricordate: si può togliere il ragazzo dal ghetto, ma non il ghetto dal ragazzo”.


Una carriera costellata di successi quella dell’attaccante “made in Sweden”, l’unico sinora ad aver preso parte al torneo della Champions League con ben sette squadre diverse e, di recente, anche coronata dal ritorno in maglia con la propria nazionale, dopo un’assenza di circa quattro anni.

Il film tratto dall’autobiografia

Il film, tratto dall’autobiografia “Io, Ibra” redatta da David Lagercrantz (2011), supervisionata dello stesso Ibrahimovic e tradotta in più di 30 lingue nel mondo, è stato scritto da Jakob Beckman con lo stesso David Lagercrantz e diretto, invece, da Jens Sjogren. Nel ruolo dell’attaccante i due attori Dominic Bajraktari Andersson (il giocatore ad 11-13 anni) e Granit Rushiti (a 17-23 anni), mentre ad Emmanuele Aita è toccato il gusto di interpretare il procuratore sportivo Mino Raiola. Curiosa è infine la presenza nella pellicola della figura di Luciano Moggi, ex dirigente juventino che portò in Italia l’attaccante nel 2004. Anche per la sceneggiatura, come per il libro, Ibrahimovic ha voluto e dovuto fornire supporto e consulenza in ogni fase.

“Una grande storia per il cinema”

L’Italia è orgogliosamente capofila tra i paesi che vedranno l’arrivo del film grazie ad un’anteprima mondiale. E la soddisfazione per questo primato non è per nulla mascherata tra le parole del produttore Andrea Occhipinti: “Ibrahimovic è molto più che un calciatore: è un leader puro, un’icona leggendaria, un modo di essere che appartiene soltanto a lui e che non è replicabile. Il racconto di questo mito contemporaneo che in Italia ha trovato la sua più alta consacrazione, non poteva che diventare una grande storia per il cinema”.

Antonio Quarta

Redazione Corriere di Puglia e Lucania

Il Corriere Nazionale

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