Taranto: cosa poter fare nei riguardi della disabilità
di Eleonora Vecchioli
Nella serata di giovedì, 7 ottobre, ha avuto luogo un incontro formativo presso l’Antro della Sirena in via Paisiello, nel Borgo Antico di Taranto.
Il centro dell’incontro è stato il discorso portato avanti da Giuliano Neglia, un uomo di politica, molto vicino alle questioni di ogni giorno e di ogni cittadino.
Prima di lasciarvi al discorso fatto da lui, vi introduco il tutto tramite un paio di domande che ho potuto porgli.
L’intervista
Chi è lei e di cosa si occupa?
“Giuliano Neglia, dirigente del dipartimento disabilità per Taranto e provincia.
Faccio parte del partito Lega per Salvini e sono candidato alle prossime elezioni comunali amministrative su Taranto.”
Come nasce questa serata che la vede come portavoce?
“Questa serata nasce con il fine di istituire un tavolo di lavoro in collaborazione con esperti sulla problematica disabilità tema cardine del mio programma per il territorio”
E il suo obiettivo?
“L’obiettivo è quello di parlare di problemi legati alla disabilità come discriminazione sociale e ai relativi diritti dei portatori di handicap, con annesse le difficoltà nel quotidiano e i modi in cui potremmo intervenire per far sì che il disabile si senta valorizzato e protagonista di se stesso.
Ciò di cui c’è bisogno è un interessamento verso i diritti dei disabili da parte delle amministrazioni pubbliche, maggiori strutture relative al tutto e, in primo luogo, rispetto per i disabili stessi, solidarietà.
Bisogna, inoltre, concretizzare l’interazione dei ragazzi con disabilità con un programma che preveda diverse attività, magari all’aria aperta.”
Il discorso
“Sentiamo spesso parlare per questioni politiche, religiose, di razza, di condizioni
sociali, di diseguaglianza e di discriminazione sociale, e altrettanto spesso vediamo in
tv manifestazioni e cortei pacifici a sostegno di tali ragioni. Quasi raramente però,
anzi direi mai, si affrontano con la stessa determinazione ed energia temi riguardanti
la disabilità delle persone; ma se approfondite la tematica, vi accorgerete che è
invece, proprio la disabilità che mette a nudo il nostro sistema, troppo distante dalla
realtà.
Anche se la legge tutela la categoria di persone con disabilità, attraverso aiuti
economici o con l’inclusione nelle categorie protette, riconoscendone i diritti, resta
evidente, l’indifferenza sociale negli aspetti pratici della quotidianità, che rendono spesso la mobilità un vero dramma, una sorta di corsa agli ostacoli.
Per cambiare questa condizione, le leggi sin ora adottate non sono state, a mio
parere, sufficienti, anche solo a ridimensionare i disagi ed esiste una mancanza di senso civico che va sensibilizzata con il controllo e con campagne ad ok!
Siamo qui stasera, per, scambiarci le esperienze e le informazioni, che serviranno
a comprendere a fondo quali siano le esigenze delle persone con disabilità, e per programmare l’impegno e l’azione, finalizzanta al perseguimento degli obbiettivi.
Il principio costituzionale di uguaglianza dev’essere rispettato, attuato e non interpretato con superficialità.
Conosco personalmente molti di voi e comprendo, quanto il concetto di disabilità sia
difficile da definire… sappiamo, che per disabilità s’intende la restrizione o la carenza
nello svolgere le normali attività, causate da menomazioni fisiche, cognitive, o
mentali, comprendiamo cosa voglia dire condurre la propria esistenza, in modo
svantaggiato rispetto al resto della popolazione… ed è per questa ragione che il
nostro impegno deve far emergere che la concezione sociale di disabilità, dobbiamo puntare sui doveri e sulla solidarietà contemplati nell’articolo 2 della Costituzione:” La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.”
Siamo tutti chiamati a contribuire al superamento delle difficoltà, perché è scritto nella costituzione!
La società é civile se non discriminante… e per raggiungere questi
obbiettivi bisogna lavorare tutti insieme sia sulla sensibilità della persone singole e cercare soluzioni appropriate.
Ed è su questo che io vorrei porre le basi del progetto, lavoreremo insieme, unendo
le forze, le conoscenze, le esperienze, le competenze di ognuno di noi…per incidere
sulle azioni amministrative… cominciando da noi, nel nostro piccolo…
Le barriere si possono superare… nonostante la disabilità sia una condizione
oggettiva, si può agire!
Mi viene in mente un un esempio che menziono con orgoglio italiano gli atleti della nazionale paraolimpica, sono giovani, ottimisti e tenaci, con una grande voglia di essere
protagonisti di sé stessi. Ecco da cosa nasce questo primo incontro…per iniziare a porre le basi per una nuova vita.”
Redazione Corriere di Puglia e Lucania