Ieri si sono svolte 14 partite dell’ottava giornata di qualificazione al Mondiale Qatar 2022 e si sono registrati vari disordini durante alcune gare, in particolare quelle del Gruppo I. Questo ha montato nuovamente moltissime polemiche circa la correttezza e la sportività delle società nazionali partecipanti alla competizione e delle proprie tifoserie, tant’è che son dovuti scendere in campo anche i vertici internazionali del Calcio.
Piovono botte e bottiglie
In particolare a Wembley, durante e dopo Inghilterra-Ungheria, terminata con un pareggio di misura (1-1), i tifosi ungheresi e quelli inglesi sono stati protagonisti di numerosi scontri con la polizia britannica, dentro e fuori dal campo.
Altri avvenimenti spiacevoli da segnalare sono anche gli incidenti occorsi durante l’incontro tra l’Albania di Edy Reja e la Polonia di Paulo Sousa all’Air Albania Stadium di Tirana dove, dopo la rete di Swiderski per la Polonia al 77′, l’arbitro francese Clement Turpin ha dovuto fermare il match per circa 20-25 minuti a causa della fitta pioggia di bottiglie di plastica che venivano lanciate degli spalti. Alcuni giocatori polacchi sono stati colpiti e son dovuti rientrare negli spogliatoi ma, successivamente, la partita è ripresa ed è stata vinta per 0-1 dalla formazione ospite.
La “tolleranza zero”
Quello che è successo non è certo passato inosservato agli occhi della vigile federazione calcistica FIFA, parte diretta in causa in quanto organizzatrice del torneo. L’organismo internazionale ha annunciato prontamente di voler condannare gli incidenti avvenuti tra le tifoserie, scegliendo di mostrare i muscoli e promettendo “tolleranza zero” a riguardo d’ora in avanti.
Queste le parole usate all’indomani dell’accaduto dal massimo organo sportivo interessato: “Tolleranza zero verso un comportamento così ripugnante nel Calcio. Si stanno attualmente analizzando i rapporti delle partite di qualificazione della Coppa del Mondo FIFA della scorsa notte al fine di determinare l’azione più appropriata. La FIFA condanna fermamente gli incidenti durante le partite Inghilterra-Ungheria e Albania-Polonia e desidera affermare che la sua posizione rimane ferma e risoluta nel respingere qualsiasi forma di violenza, nonché qualsiasi forma di discriminazione o abuso”.
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Lo sport più bello del mondo
Speriamo realmente che l’impegno preso dalla Federazione diventi un’azione concreta per evitare di continuare a sporcare immancabilmente “i soliti” incontri, con l’auspicio che il piacere di poter vedere in campo campioni come il cannoniere Lewandowski o come i “nostri” Berisha, Hysaj, Kumbulla, Ismajli, Bajrami nell’Albania e Szczesny, Glik e Zielinski nella Polonia, soppianti il ricordo di alcune (poche) situazioni incresciose, non ultima la brutta reazione inglese alla finale di Euro 2020 persa contro l’Italia, e che il Calcio torni ad essere – il prima possibile – lo sport più seguito e bello del mondo.
Antonio Quarta
Redazione Corriere di Puglia e Lucania