Di Roby Guerra
Ferrara: è scomparso in questi giorni il grande musicista blues ma non solo, Paolo Bertelli, protagonista speciale nella città d’arte estense pluridecennale.
Speciale, per lo stile mai commerciale e consumistico, estraneo per natura al le sirene dei media, pure almeno a Ferrara (ma non solo) sia ben chiaro sempre apprezzato, sebbene in certo senso sottovalutato nella sua cifra particolare. Come artista, anche collaborazioni notevoli e in proprio musicista
d’avanguardia con il progetto delli anni ’80 circa su Prometeo, dalle parti della musica sperimentale (riedito poi nel 2015). Con la sua
casa discografica Musicando con spazio quid destinato a giovani musicisti prodotti.
“Infine” con la fondazione del progetto Night Blues, molte edizioni a Ferrara, di cui era anche oltre che promotore, Direttore Artistico, presso uno dei chiostri storici della Città rinascimentale. Figura anche costante in centro città e sempre elegante e non ideologico ottimo interlocutore, raro per l’ex città rossa estense…
Splendida questa nota della Nuova Ferrara, in omaggio, in questi giorni al musicista e animatore culturale:
Lo intervistammo nel 2010 per Super Eva, da cui questo estratto… omaggio retro e per il suo volo finale Azzurro, magari con l’armonica che amava anche suonare:
Abbiamo intervistato nello specifico, uno dei curatori storici di Night & Blues, Paolo Bertelli, musicista anch’esso, sorta di eminenza sempreverde (mai grigia) da decenni dell’ambiente musicale ferrarese.
Un paio di anni fa anche giustamente ben evidenziato dal bellissimo libro di Monica Forti , “Fiori di Zucca” dedicato a personaggi underground della cultura ferrarese.
D-Bertelli: da decenni protagonista della cultura musicale a Ferrara: le tappe più importanti
R- A livello soggettivo, sono in giro fin dagli anni ’60: all’epoca suonavo la chitarra, collaborai con molte band pop beat progressive ferraresi e italiane, tutte meritevoli ed eroiche (all’epoca). Cito a memoria…Circuito Stampato, Capitolo VI, Le Stagioni. Dagli anni 80/90 privilegio l’armonica a bocca. Infinite, quasi, jam sessions e collaborazioni, attualmente in particolare la Steve Mancini blues band . Come curatore eccetera, ho quasi perso la memoria. Meglio rinviare alle cronache dei giornali ferraresi e non solo o al mio sito .. Amo comunque sempre ruoli sobri, sono sempre onorato di lavorare con grandi professionisti e se parliamo di Ferrara città d’arte, sono fiero del mio – a volte anche oscuro- contributo. Anche con a suo tempo la mia prestigiosa etichetta discografica “Musicando” …”
D- A memoria, quali i concerti più eccitanti?
R-Tutti interessanti a volte esaltanti, per atmosfere e audience. La manifestazione, anno dopo anno, cresce, in qualità e appunto successo. Tra i tanti protagonisti, Ares Tavolazzi, (ex Area) , Roberto Formignani, Antonio D’Adamo- purtroppo come noto scomparso prematuramente (Bluesman) Adriano Barbieri, Lele Barbieri, Stefano Peretto, Alfonso e Daniele Santimone, Roberto Manuzzi…..; tra gli stranieri, a puro esempio, Bessi Boni Trio , Darby Tench, Daniella Firpo o e altri. Quest’anno grande attesa per Tom Sheret e i Barioca 5ETT ad esempio. In più sono arrivati nuovi e singnificativi input da alcune stagioni grazie a certa sinergia con il Torrione Jazz Club e con il Conservatorio ferrarese che curano specifiche iniziative….