Principale Ambiente, Natura & Salute Il Killer invisibile dell’inquinamento uccide più del Covid

Il Killer invisibile dell’inquinamento uccide più del Covid

Killer invisibile – I dati OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) della pandemia quantificano a oggi 4,9 milioni di morti e circa 242 milioni di infettati.

Politici e ricercatori impegnati nella lotta al virus.

Esistono anche altri inquietanti dati rispetto ai quali appare tardiva e marginale l’azione. Il riferimento è all’’inquinamento atmosferico classificato da OMS come “ principale fattore di rischio ambientale a livello globale”.

L’OMS lo afferma dopo aver analizzato migliaia di studi ed evidenze scientifiche e in conformità a queste aggiornato le sue Linee Guida sulla Qualità dell’Aria.

Dopo 16 anni dall’ultima valutazione

La stima di OMS sui decessi è di circa 7 milioni ogni anno! Una stima su decessi attribuibili all’effetto inquinamento dell’aria catalogati come (NCD : non communicable deseases , “ malattia non trasmissibile “ ) .

Recenti studi attribuiscono l’inquinamento atmosferico come causa di tumori, diabete e perfino del morbo di Alzheimer.

L’OMS fa riferimento a sei inquinanti: il PM2.5 e il PM10, ozono (O3), diossido di azoto (NO2), diossido di zolfo (SO2) e monossido di carbonio (CO).

Tutti questi inquinanti sono prodotti in particolare dalla combustione di carbone, gas, petrolio e biomasse.

L’OMS insieme alle nuove Linee guida comunica i nuovi standard di emissione per ridurre al minimo i rischi per la salute umana.

Inquietante leggere nelle linee guida che nessun Paese al mondo garantisce ai suoi cittadini aria pulita.

Molte città del Nord Italia soprattutto che si collocano agli ultimi posti per la qualità dell’aria

Il record negativo a Cremona che si classifica penultima su 323 città europee censite. Anche l’Agenzia Europea per l’Ambiente (AEA) in un suo ultimo studio ci conferma che l’inquinamento atmosferico uccide.

Agghiacciante la dichiarazione del suo presidente:L’inquinamento atmosferico è un assassino invisibile e dobbiamo intensificare gli sforzi per affrontarne le cause . Il rapporto presenta i dati ufficiali sulla qualità dell’aria raccolti da oltre 2.500 stazioni di monitoraggio presenti in tutta Europa.

I killer maggiormente pericolosi sono tre: il PM 2,5, l’Ozono e il biossido di azoto. Quest’ultimo il più insidioso e pericoloso. E’ il padre degli inquinanti.

Quando qualcosa brucia, non brucia ossigeno puro ma aria che per quattro quinti è azoto. Derivano da questa combustione gli inquinanti secondari come l’ozono e le particelle sottili e ultrasottili (PM10 e PM 2,5).

Lo studio mette al primo posto nelle responsabilità il trasporto su strada, a causa della sua vicinanza alle città.

Le altre attività umane che inquinano in modo rilevante sono le emissioni provenienti dall’agricoltura, dalla produzione di energia e dal riscaldamento domestico.

Il costo è anche economico:

  1. a) spese mediche necessarie per contenerne gli effetti;
  2. b) riduzione aspettativa di vita;
  3. c) giornate lavorative perse per malattia;
  4. d) danneggiamento  terreni, foreste, laghi e fiumi;
  5. e) riduzione rese agricole.

Inquinanti che hanno causato morti premature. La maggiore concentrazione di sostanze pericolose si trova nella Pianura Padana, che, di fatto, è la ragione più inquinata d’Europa.

Le ragioni dell’inquinamento? Alta densità di abitanti, alta industrializzazione, transito di milioni di veicoli, scarso riciclo dell’aria a causa del fatto che si trova incastellata tra le Alpi e l’Appennino, aria stagnante a causa degli stati di inversione termica che svolge il ruolo di “ coperta”.

Tutto noto da anni ma di rilevante non succede nulla. Il Rapporto è chiaro! Bisogna agire con urgenza, diversamente “il killer invisibile” continuerà a uccidere.

Erasmo Venosi 

Redazione Corriere Nazionale

Redazione Corriere di Puglia e Lucania

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