Non ci sta Daniel Andrews, il governatore dello Stato australiano del Victoria.
Le indiscrezioni circolate poche ore fa circa l’e-mail della WTA che indicava come possibile la partecipazione di tennisti non vaccinati contro il Coronavirus agli Australian Open di gennaio (previa hard quarantine di 14 giorni in hotel e con limitazioni alla mobilità) e poi confermate dalle parole del Primo Ministro del Paese Scott Morrison (dettosi disponibile ad aprire le porte del continente a chi avesse ricevuto un’esenzione) non ottengono il favore amministrativo della circoscrizione di Melbourne.
Il “braccio di ferro” tra un governatore ed il Premier
Piuttosto che cedere il passo sul tanto controverso quanto irrazionale vincolo (assodato che le iniezioni anti Co.Vi.d-19 in uso non sono in grado di garantire una copertura immunitaria dal contagio in entrata o in uscita) od affidarsi, prioritariamente, ad appositi test diagnostici per tutelare la sicurezza sanitaria del torneo, il laburista Andrews preferisce ingaggiare un “braccio di ferro” con il Premier nazionale e con chiunque non sottoscriva la propria rigorosa visione: “I giocatori non immunizzati non avranno un permesso speciale per partecipare. Stiamo bloccando le persone non vaccinate fuori da pub, caffè, ristoranti, dal Melbourne Cricket Ground e da ogni sorta di altri eventi. Non chiederemo un’esenzione. Pertanto, il problema è sostanzialmente risolto”.
Approfondimenti: 'Solo vaccinati agli Australian Open', Djokovic a rischio: (ANSA) – MELBOURNE, 19 OTT – Il premier dello Stato di Victoria, Dan Andrews, ha dichiarato di non prevedere deroghe alle regole per la vaccinazione contro il Covid-19 per i… https://t.co/ttLnNZ4xVM pic.twitter.com/QSwSrZ5ei1
— Giornale Radio (@giornaleradiofm) October 19, 2021
L’ottimismo che infrange l’ottusità
Questione chiusa?
In quanto ospitante l’annuale di tennis, sarebbe il Governo statale del Victoria a poter disporre l’entrata degli atleti non vaccinati sul proprio territorio, facendo espressa richiesta al Governo federale di Morrison per un lasciapassare eccezionale. Quest’ultimo, infatti, controlla esclusivamente i confini del Paese e si occupa del rilascio di eventuali visti mentre sono le amministrazioni federate a godere della piena libertà (grazie alla “pandemia”) di gestire le deleghe in materia di immunizzazione e di organizzazione delle procedure di quarantena. E tutto ciò altro non ha fatto che generare confusione su chi possa decidere in ultimis della gestione dell’evento sportivo.
Ma in seguito all’apertura del Premier “ScoMo” anche Tennis Australia (l’organismo direttivo dello sport da racchetta nel Commonwealth) ha prontamente dichiarato la propria missione di «tenere l’Australian Open il più vicino possibile alle condizioni pre-pandemia», sottolineando la propria influenza in tal senso sia verso lo Stato del Victoria sia verso il Governo federale, e dicendosi «ottimista» a riguardo.
Victorian Premier Daniel Andrews has taken aim at Novak Djokovic after the tennis star refused to reveal his vaccination status, raising questions about his participation in the Australian Open. #9Today pic.twitter.com/GhXRQ3zRUX
— The Today Show (@TheTodayShow) October 19, 2021
Novak Djokovic ha già parlato
Novak Djokovic dunque, il ben nove volte campione dell’AO il cui stato vaccinale non è noto e non gradisce che lo sia, potrebbe effettivamente mantenere la promessa di chiamarsi fuori dal difendere il titolo quest’anno. Chi ci guadagnerebbe e chi ci perderebbe?
Dal canto suo il serbo si è già espresso chiaramente in più occasioni riguardo obblighi o ricatti.
E, dopo tutto, lui i titoli per parlare li ha già…
World #1 tennis player Novak Djokovic, who has refused to disclose if he is vaccinated, could miss out on competing at the Australian Open after Premier Daniel Andrews warned unvaccinated athletes were unlikely to get a visa to get into the country.https://t.co/jEDJndJBoH
— Sky News Australia (@SkyNewsAust) October 19, 2021
Antonio Quarta
Redazione Corriere di Puglia e Lucania