Principale Attualità & Cronaca Il tempo sospeso

Il tempo sospeso

Riceviamo e volentieri pubblichiamo la nota della collega giornalista Drssa Nunzia Bernardini.

Il colore dell’attesa è giallo! Giallo come la luce che riflette il colore delle pareti dell’Hospice di Bitonto.

Silenzio ed efficienza, tristezza e conforto, dolore e aiuto: come sempre succede nella vita, gli opposti si incontrano e si fondono.

Le cure palliative sono una realtà ormai consolidata in Puglia.

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A Bitonto questa assistenza preziosa vanta quasi 15 anni di esperienza da quando nel 2007, dopo una solenne cerimonia sul sagrato della Basilica dei Santi Medici, fu inaugurata questa struttura funzionale e pensata per rispondere alle esigenze di tutti!

Al centro di tutto ci sono gli ammalati terminali che sono accolti in camere singole luminose, attrezzate con letti idonei e con la possibilità di ospitare comodamente anche un familiare.

Unico e apprezzabile è il rapporto che si crea con i medici, gli infermieri e gli ausiliari: la loro professionalità si coniuga con la comprensione umana e questo aspetto contribuisce ad alleviare l’angoscia che accompagna giornate “sospese” e quasi senza tempo.

Questa dimensione di cura è ispirata a principi cristiani e “contagiata” dallo spirito di Monsignor Aurelio Marena, di cui la struttura porta il nome, e dal lavoro di Monsignor Francesco Savino instancabile promotore e artefice della sua realizzazione.

In questi lunghi anni l’esperienza dell’Hospice ha accomunato tante famiglie che hanno accompagnato un proprio congiunto: le perdite sono e restano dolorose ed insanabili ma almeno confortate dalla qualità dell’assistenza.

Non resta che uno scontato ma assolutamente sincero e sentito ringraziamento alla direttrice Anna Cannone ed a tutti i componenti del suo  staff!

Nunzia Bernardini

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