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G20 e COP26: emissioni 0, manca una data. Bla bla bla? Io non ci sto!

di Dario Patruno

Da quando nel 2020 sono diventato nonno, alla gioia dell’evento è subentrata in me la responsabilità di lasciare a mio nipote e ai suoi coetanei un pianeta migliore e l’ansia dell’ora dovrebbe prendere tutti. Spiego perché.

Da qualche mese l’Ue ha varato una legge già in vigore.

Il Consiglio Ue ha concluso il 21 giugno la procedura di adozione della norma che fissa nella legislazione europea l’obiettivo della neutralità climatica dell’Ue entro il 2050 come leggo dal sito: https://www.ansa.it/canale_ambiente/.

L’adozione segue l’ accordo politico raggiunto con l’Europarlamento il 21 aprile. Lo ha reso noto il Consiglio Ue. Oltre agli obiettivi della neutralità climatica entro il 2050 e delle emissioni negative dopo quella data, la normativa europea sul clima – secondo quanto si ricorda in una nota – fissa un obiettivo vincolante per l’Unione di riduzione delle emissioni nette di gas serra di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990.

Dopo l’approvazione dell’Europarlamento, l’ok del Consiglio consente la pubblicazione della legge in Gazzetta dell’Ue e la sua entrata in vigore, presupposto del pacchetto presentato il 14 luglio. Si tratta delle prime undici proposte legislative che tradurranno i target della legge in normative settoriali e specifiche.

Oltre ai target di riduzione delle emissioni per il 2030 e il 2050, la legge per il clima prevede che l’Ue si doti di un obiettivo climatico intermedio per il 2040 e di una proiezione del bilancio indicativo dell’Unione per i gas a effetto serra per il periodo 2030-2050 (carbon budget). Il bilancio misurerà il volume totale indicativo delle emissioni nette di gas a effetto serra che dovrebbero essere emesse nel periodo senza mettere a rischio gli impegni dell’Unione ai sensi dell’accordo di Parigi.

La legge sul clima istituisce inoltre un comitato consultivo scientifico europeo sui cambiamenti climatici. Il consiglio fornirà consulenza scientifica indipendente e produrrà relazioni sulle misure dell’Ue. La Commissione europea, infine, si impegnerà con i settori dell’economia che scelgono di preparare tabelle di marcia volontarie indicative per raggiungere l’obiettivo della neutralità climatica dell’Unione entro il 2050. L’Esecutivo Ue dovrà monitorare lo sviluppo di tali tabelle di marcia, e facilitare il dialogo e la condivisione delle migliori pratiche tra le parti interessate.

“L’Europa ha la sua prima legge sul clima. I giovani erano scesi in strada per chiedere all’Ue di agire” contro i cambiamenti climatici “e l’Ue lo ha fatto. Questa legge porterà ad un’Europa ad una neutralità climatica dell’Ue entro il 2050”. Così il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, su Twitter, salutò la chiusura della procedura di adozione della norma che fissa nella legislazione europea l’obiettivo della neutralità climatica dell’Ue entro il 2050.

Poi è arrivato il G20 ma in quella sede nei documenti scritti mancano le date. O meglio le superpotenze hanno avuto il coraggio o la forza per assumere questo impegno ma non ci sono date.  L’Indiano Morsi incontra il Papa ma poi a Glasgow alla COP 26 ancora in corso, afferma che l’India si impegna a ridurre le emissioni di C02 entro il 2070.

Troppo tardi…mio nipote avrà già percorso gran parte della sua vita e per quanto possa augurargli lunga vita, ha diritto ad avere un pianeta vivibile prima di raggiungere settanta anni.  Russia e Cina inviano messaggi video e alti rappresentanti ma hanno paura ad assumere impegni. Rischiamo di passare dalla guerra fredda al deserto apocalittico.

Nel 2030 già saremo in grado di valutare i target di riduzione come sopra riportato. Quindi queste due kermesse a cosa sono servite? Sicuramente passi avanti sono stati compiuti. Ma il metodo e le tappe devono essere rispettate soprattutto quando gli attori cambiano e per ragioni anagrafiche cambieranno. Ecco la fondamentale necessità di mettere per iscritto le date. Scripta manente verba volant .

Forse un nonno riconosciuto da tutti qual è Papa Francesco padre putativo di noi tutti, ha richiamato ad ascoltare i bambini per diventare custodi della casa comune a sei anni dalla pubblicazione della Laudato sì. (cfr. Corriere della Sera 31,10.2021 ).Cita Papa Benedetto XVI e la Caritas in veritate che al n.51 afferma in maniera lapidaria : Le modalità con cui l’uomo tratta l’ambiente influiscono sulle modalità con cui tratta se stesso e viceversa”.

Mentre sto scrivendo mi auguro che chi può abbia iniziato ad accelerare i tempi dell’operazione. Non basta cambiare il nomen iuris ad un Ministero per ritenere avviata la Transizione ecologica.  Cominciamo a mettere in sicurezza il suolo perché le alluvioni non arrivino nelle case.

E per paradosso l’accesso all’acqua potabile in Italia potrebbe diminuire di oltre il 40% entro il 2040. I cittadini non possono aspettare il rimpallo di competenze; effettuare interventi urgenti e indifferibili è obbligatorio come consentire di raggiungere il sud del paese in tempi ragionevoli, attraverso trasporti veloci e a impatto ridotto di emissioni inquinanti, è sacrosanto, ma se non si mette mano adesso è solo un bla,bla,bla.

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