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Casa Zamalek: una Co-Housing non un ospizio

Nel brindisino tre intrapredenti imprenditrici decidono di mettersi in gioco dando vita ad un co-housing col nome di Casa Zamalek, una realtà che rispecchia una condivisione abitativa con lo scopo di eliminare la solitudine di persone autosufficienti con attività ricreative da condividere.

di Francesca Leoci e Rosa Porro

Casa Zamalek, una condivisione abitativa per over 65

Il nome Zamalek richiama un distretto del Cairo in cui le attuali socie – Eleonora Quacquarelli e Marianna Ungaro provenienti dal settore economico – hanno studiato per la tesi di laurea sperimentale all’università. Casa Zamalek nasce dall’idea di trasferire al Sud le realtà presenti nel Nord Europa, sviluppando un co-housing attraverso la partecipazione al bando del Laboratorio di Innovazione Urbana del Comune di Brindisi e al bando PIN della Regione Puglia. Costituita con una società cooperativa, il team ha trovato completezza con la figura professionale di Giada Caricato che – in quanto psicologa – si occupi di accompagnare e supportare queste persone durante la loro permanenza in co-housing vista come una fase importante della loro vita.

Un impatto positivo sul pubblico

“Al momento la casa non è abitata ma è visitabile.” – puntualizza Eleonora Quacquarelli – “Abbiamo fatto una giornata in open day e stiamo organizzando delle attività promozionali mirate sul territorio perché ci siamo resi conto che la campagna social non basta, in quanto la fascia d’età di riferimento non è molto propensa all’utilizzo dei social. La parola che ci ha accompagnate in tutto questo percorso è la solitudine parola che abbiamo deciso di sostituire con convivialità realizzabile con una struttura di co-housing.”

Nonostante la casa non abbia avuto ancora un avviamento effettivo, il tasso di interesse da parte di media ed intervistatori radio anche a livello internazionale ha superato le aspettative.

Cosa ci si aspetta da una giornata tipica in co-housing?

“La giornata tipo è quella che queste persone vivrebbero in casa per riproporre l’ambiente familiare a cui ognuno di noi è abituato. L’incentivo sarà quello di non farli vivere da soli promuovendo una forma di invecchiamento attivo attraverso attività ludico-ricreative a cui potranno partecipare.”

Ci sarà una serie di enti e imprese che hanno aderito alla nostra rete e forniranno attività targettizzate per questa fascia d’età, come ad esempio corsi d’inglese, corsi di cucina o anche passeggiate a cavallo a seconda del grado di autonomia e della possibilità motoria di quelli che saranno gli abitanti. In poche parole lo scopo di Casa Zamalek si incentra sul voler rendere attiva e utile alla società la vita di queste persone, senza renderli semplicemente individui che riceveranno ma che anzi saranno in grado di dare.

Redazione Corriere Nazionale

Redazione Corriere di Puglia e Lucania

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