Taranto: studenti in Piazza della Vittoria
di Eleonora Vecchioli
È prevista in data 19 novembre una manifestazione nella città di Taranto, organizzata dalla Rete degli Studenti Medi pugliesi, con l’intento di portare il focus sull’attuale situazione scolastica e sul costante disinteresse da parte delle istituzioni nei confronti dei giovani.
L’incontro si terrà alle 9:00 all’Arsenale di Taranto, con partenza alle 9:30 per culminare a Piazza della Vittoria, dove si terrà un presidio.
“Le nostre rivendicazioni partono dall’ambiente in cui spendiamo gran parte della nostra vita adolescenziale, la scuola. È necessario un superamento della didattica frontale per una didattica partecipativa e cooperativa, valutazione narrativo-descrittiva andando oltre la valutazione numerica, abolizione della bocciatura, esame di stato coerente con gli ultimi anni e centrato sul percorso e sugli interessi degli studenti.
Importante è poi soffermarsi sulla sicurezza negli ambienti scolastici e un rinnovo dei trasporti, con gratuità per gli studenti. Si richiede un altro genere di scuola, con educazione sessuale e all’affettività obbligatoria nei percorsi didattici, carriere Alias per le persone transgender, bagni genderless, tampon box nei bagni scolastici, distribuzione di contraccettivi nelle scuole.
Importante per noi giovani è la transizione ecologica, quindi è necessaria un’educazione Ambientale nelle scuole e un piano straordinario di Edilizia sostenibile e efficientamento energetico degli istituti. La formazione lavorativa all’interno delle scuole è necessaria, quindi PCTO di qualità, legati al percorso d’istruzione e rispettosi delle norme vigenti per quanto riguarda la sicurezza sul lavoro, formazione sui diritti dei lavoratori, a partire dall’educazione civica.
L’ultimo punto, ma non per importanza, è la salute psicologica, si richiede attenzione su una Riforma dei Centri Informazione e Consulenza (CIC) e trasformazione in Sportelli di Assistenza Psicologica Scolastica, percorsi di consapevolezza e formazione sui Consultori nelle scuole e facilitare l’accesso degli studenti all’assistenza psicologica gratuita e un’istituzione dello Psicologo di Base. Costruire una società migliore e più giusta è ancora non solo possibile, ma necessario. Invitiamo tutti gli studenti a scendere in piazza”.
“Il 19 novembre noi giovani scenderemo nelle piazze di tutta Italia, manifesteremo proclamando con forza la nostra contrapposizione rispetto al tragico scenario che ci vede costretti. A seguito della situazione post pandemica, sono emerse in maniera ancora più evidente tutte le falle che il sistema scolastico presenta da tempo.
In risposta a ciò troviamo ancora una volta una legge di bilancio che non prevederà massimi investimenti nel settore scolastico. Protagonista del futuro e della maggior parte delle discussioni attuali, la generazione più precaria della storia è arrabbiata!
Davanti alla stesura di un PNRR che non ci concede peso politico né possibilità di esposizione, né tantomeno garantisce risposte per nuove generazioni, siamo stanchi e pronti a scendere in piazza, urlare e pretendere con chiarezza un’inversione di rotta che ci vedrà protagonisti.”
“Come Rete degli Studenti Medi, abbiamo sentito l’esigenza di scendere in piazza per dare voce alla nuova generazione, quella proprio più precaria e con il futuro più incerto.
Siamo stanchi di non essere ascoltati e dover subire le conseguenze delle scelte sbagliate degli ultimi decenni, per questo siamo pronti a fare tabula rasa e ripartire da zero, riappropriarci degli spazi che dovrebbero spettarci, portare avanti la bandiera dell’uguaglianza prima di tutte le altre e pretendere un’istruzione realmente gratuita, di qualità e libera.”
“La nostra generazione si trova a subire le conseguenze delle scelte delle classi dirigenti che hanno governato il Paese e il mondo negli ultimi decenni, scelte che, nella maggior parte dei casi, non hanno preso in considerazione gli effetti sul futuro e chi questo futuro lo avrebbe vissuto – affermano in una nota -. Dopo la pandemia le contraddizioni scatenate da queste scelte sono diventate evidenti a chiunque. Come in ogni momento storico di crisi, queste contraddizioni ci danno la possibilità di attuare un cambiamento profondo della società che viviamo. Abbiamo ancora la possibilità di governare questi cambiamenti e incidere sui problemi che viviamo ogni giorno, agendo sui grandi temi del nostro presente”.
Redazione Corriere di Puglia e Lucania