La madre del ragazzino era favorevole al vaccino a differenza del padre e il dodicenne era costretto a sottoporsi a continui tamponi per ottenere il Green pass e poter frequentare la scuola
Il tribunale di Ancona ha accolto il ricorso d’urgenza presentato dalla madre di un dodicenne, il cui padre era contrario al fatto che il figlio si vaccinasse.
Il minorenne era favorevole, ma i suoi genitori avevano pareri diversi e per frequentare la scuola si sottoponeva al tampone.
Hanno deciso i magistrati, scrivendo nel decreto collegiale che “il rifiuto posto dal padre deve ritenersi in netto contrasto con la volontà del figlio, ma anche non conforme alla necessità di salvaguardare la sua salute psicofisica”.
Tra le motivazioni, i giudici hanno fatto riferimento anche al rischio di “pregiudizievoli limitazioni” alla vita del minorenne, anche alla luce del sempre più diffuso obbligo a presentare il Green pass per entrare nei luoghi ricreativi al chiuso.