LA PERSONA AL CENTRO
i Diritti delle donne come responsabilità di tutti
Una giornata di studio partecipata e di grande suggestione.
Sulle note di “Nessuna Conseguenza” di Fiorella Mannoia si è aperto il convegno promosso da Giovanni Tartaglia, DS del Comprensivo Martellotta di Taranto, dal titolo LA PERSONA AL CENTRO – i Diritti delle donne come responsabilità di tutti, con il patrocinio del Comune di Taranto. Già proprio – la persona al centro – come ha prontamente spiegato il dirigente in apertura dei lavori – riflettendo sul fatto che la violenza investe le donne, e purtroppo gli ultimi dati, solo in Italia, una ogni 72 ore, ne danno conferma – rappresentano una vergogna per l’umanità, ma la violenza – ha detto va combattuta a tutti i livelli, spesso sono vittima di violenza i più deboli, i bambini, le donne, gli anziani e i disabili.
Un’iniziativa che ha riscosso grande successo, e che ha visto partecipi attivi i ragazzi che con attenzione hanno seguito i diversi interventi, primo fra i quali quello di Michele Conversano direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’Asl di Taranto,che in tema di prevenzione, si è soffermato sugli aspetti legati proprio all’alimentazione, all’igiene, alla salute, come basi essenziali di rispetto per se stessi e per gli altri. Argomenti ai quali si è ben collegato Francesco Fiaschetti, presidente del Corso di laurea STS dell’Università di Bari e Taranto, che ha evidenziato come nello sport l’identità di genere sia una risorsa fondamentale.
Una bella riflessione è venuta dalla lettura sempre attuale di Oriana Fallaci, “Lettera ad un Bambino mai nato” – da parte di Gianluca Busco, attore della Compagnia del Teatro Orfeo di Taranto diretta da ClauzioDi Ciaula.
Sugli aspetti legali trattati con grande semplicità è intervenuto il penalista Mimmo Lardiello, che ha alimentato un bel dibattito con domande pertinenti sul tema. A concludere i lavori è stata la presidente dello Zonta Club di Taranto, Evelyn Zappimbulso, che ha ribadito concetti essenziali che spesso purtroppo alimentano anche il bullismo. L’insulto – ha detto la Zappimbulso – parte dal non rispetto, Il rispetto è riconoscere l’altro. Un intervento molto accorato che si è concluso con un video che ha calamitato l’attenzione dei ragazzi dal titolo “Dalle uno schiaffo – le reazioni dei bambini,” che ha trovato tutti d’accordo come messaggio di rigetto della violenza.
Messaggio che i ragazzi della Martellottahanno tradotto in pratica con un allestimento molto suggestivo curato nei minimi dettagli dalla prof Rosaria Gentile.
A chiudere un bellissimo applauso finale con le mani dei ragazzi alzate con la scritta sul palmo STOP alla VIOLENZA.
Redazione Corriere di Puglia e Lucania