E’ lungo 14 pagine il Trattato del Quirinale firmato dal premier Mario Draghi e dal presidente francese Emmanuel Macron alla presenza del Capo dello Stato Mattarella. Nel preambolo si afferma tra l’altro “l’obiettivo di un’Europa democratica, unita e sovrana per rispondere alle sfide globali che le Parti si trovano ad affrontare”. Draghi parla di “momento storico” delle relazioni tra i due Paesi.
La firma del Trattato del Quirinale “segna un momento storico nelle relazioni tra i nostri due Paesi”, ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi che ha siglato il testo al Colle insieme al presidente francese Emmanuel Macron. Un ringraziamento speciale è stato rivolto da entrambi i leader al presidente della Repubblica Sergio Mattarella per aver promosso l’accordo. Tra i punti chiave del testo un sistema di consultazioni periodiche; l’idea di un’Ue più autonoma e sovrana, con una difesa rafforzata; la cooperazione sulla gestione dei flussi migratori e la riflessione sul futuro del Patto di stabilità e crescita.
“La Francia può contare sul pieno sostegno dell’Italia nell’imminente semestre di presidenza”, ha assicurato Draghi in conferenza stampa. Inevitabile il riferimento al trattato dell’Eliseo siglato nel 1963 tra Francia e Germania e completato recentemente, nel 2019, ad Aquisgrana. Macron ha tenuto però a sottolineare che le amicizie di Parigi con Roma e Berlino “sono complementari e diverse”. “Non cerchiamo sostituti”, ha detto il capo di Stato. Un altro tema affrontato nel trattato è quello della cooperazione delle forze di polizia, della lotta al terrorismo e della promozione della mobilità degli studenti. A questo proposito Draghi ha ricordato Valeria Solesin, l’italiana uccisa insieme a tanti cittadini francesi e di altre nazionalità nei “vili attentati di Parigi” del 2015. Poi la questione di una sovranità europea che, ha spiegato Draghi, “significa voler disegnare il proprio futuro come lo vogliamo noi europei”, e “per essere sovrani occorre che l’Europa sappia proteggersi, sappia difendere i propri confini. Bisogna creare una vera difesa europea”, “complementare alla Nato e non sostitutiva”.
E ancora il tema del patto di stabilità e crescita di cui è stata chiesta la revisione. “Ho detto più volte che le regole di bilancio in vigore fino a prima della pandemia già allora avevano dimostrato la loro insufficienza da quando è cominciata la crisi finanziaria. Erano regole procicliche, che per certi aspetti aggravavano il problema invece di aiutare i paesi a risolverlo. Quindi una loro revisione era necessaria. Oggi”, ha affermato Draghi, “questa revisione è inevitabile”.
Il Trattato del Quirinale “è un trattato storico che suggella l’amicizia profonda” tra Italia e Francia, ha detto Macron.