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Occorre una pista ciclabile ad anello lungo il cratere del Pulo di Altamura

Giovanni Mercadante

 Pulo di Altamura –  Foto aerea da Internet

Il Pulo di Altamura, una grande attrazione paesaggistica per visitatori, camminatori,  amanti del trekking e del mountain bike. Questi due ultimi termini entrati a far parte dell’escursionismo italico prendendoli in prestito dal linguaggio anglo-americano, molto di moda di questi tempi per infarcire l’eloquio che lo rendo “figo”; ma ce ne sono molti  altri che lo sport continua ad inserire nel proprio dizionario snobbando la lingua italiana che può tranquillamente competere con la lingua di Shakespeare : runner, biking, riding.

La suggestiva voragine carsica visitata da molti turisti stranieri è meta di  monaci buddisti che annualmente giungono dal Giappone (testimone lo scrivente) per pregare secondo la loro fede, perché il luogo emana una energia particolare; il sito merita maggiore attenzione dal Parco Nazionale dell’Alta Murgia e dal Comune di Altamura  titolare del territorio.

Tante iniziative da parte dei dirigenti del  Parco Nazionale dell’Alta Murgia, ma il Pulo sembra lontano da un progetto significativo che lo renda più attraente,  più accogliente e meno preda di atti delinquenziali come l’abbandono di carcasse di auto o di altri materiali domestici.

Lo scrivente ha tentato di contattare il suo Presidente per passargli le segnalazioni giunte alla nostra  Redazione territoriale  per sentire le sue impressioni. Dopo vari tentativi, poiché è difficile un dialogo telefonico, l’unica cosa è di pubblicare quanto ci è stato segnalato da un nostro lettore, figura importante nella comunità locale, il quale ha preso lo spunto da quanto visto in una località di un Parco Nazionale del Nord.

                Monaci buddisti in visita al Pulo/2020/21 

La sua domanda: perché non completare il percorso della pista ad anello lungo tutto il bordo del cratere del Pulo? E’ noto che il percorso si interrompe a mezza strada, il cui ultimo tratto è  molto pericoloso per fare manovre di inversione, se qualcuno dovesse azzardarsi di arrivare fino in fondo.

Se il progetto venisse completato come indica il nostro lettore, il godimento dell’intera area sarebbe fantastico; si aprirebbe un percorso ad anello come pista per camminatori e mountain bike.

Inoltre, sempre su suggerimento del nostro attento lettore, sarebbe utile affidare un posto di ristoro ad un ambulante sulla piazzola del belvedere, il quale assicurerebbe una piacevole sosta a molti escursionisti, agli atleti murgiani che tutti i giorni si allenano sulla strada che dal Santuario del Buoncammino va al Pulo e continua verso l’antica masseria della Mena; senza dimenticare che sarebbe un simbolico deterrente per tanti che approfittano del luogo isolato per gettare rifiuti nella  voragine.

Strada molto pericolosa (oltre 6 chilometri, piena di curve), anche qui senza un progetto per realizzare una pista ciclopedonale lungo detta direttrice.

Possibile che gli amministratori pubblici non riescano ad accogliere le istanze dei cittadini, mentre al contrario  si barricano dietro la burocrazia? Se hanno tempo e soldi  per progetti non richiesti dalla comunità locale, è possibile anche trovare tempo e denaro per cose molto più utili.

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