Principale Economia Borse in profondo rosso, Omicron fa paura

Borse in profondo rosso, Omicron fa paura

Per l’ad di Moderna Stephane Bancel ci vorranno mesi prima che le aziende farmaceutiche possano produrre nuovi vaccini specifici per la nuova variante, mentre per il presidente Usa, Joe Biden, Omicron è “un motivo di preoccupazione ma non di panico”

© SPENCER PLATT / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / AFP
– Operatori di Borsa di New York

Future di Wall Street negativi sui timori legati agli effetti che potrebbe avere la nuova variante del coronavirus sulla ripresa dell’economia globale, anche alla luce dei dubbi sull’efficacia dei vaccini per contrastare la diffusione di Omicron, come ha detto lo stesso ceo di Moderna, Stephane Bancel, al Financial Times.

Sta di fatto che i future sul Dow Jones perdono l’1,27%, quelli sul Nasdaq arretrano dello 0,55%, mentre quelli sull’S&P 500 registrano una flessione dello 0,96%.

La Borsa di Tokyo ha chiuso in calo con il Nikkei a -1,63% e 27.821 punti nonostante il dato positivo relativo alla produzione industriale del Giappone che e’ aumentata dell’1,1% a ottobre rispetto al mese precedente.

I prezzi del petrolio stanno crollando di più del 2% dopo l’intervista al Financial Times, dell’ad di Moderna. I futures sul greggio Brent sono scesi del 2,5%, a 71,62 dollari al barile, quelli sul WTI del 2,4% a 68,27 dollari al barile. Intanto crescono le aspettative secondo cui l’Opec+ rinvierà l’aumento della produzione di greggio nella riunione della prossima settimana: queste indiscrezioni avevano dato fiato ai prezzi dell’oro nero, ma la notizia di stamattina ha depresso l’umore degli investitori.

Le parole dell’ad di Moderna sull’efficacia dei vaccini contro Omicron

L’amministratore delegato di Moderna Stephane Bancel ritiene che i vaccini esistenti siano molto meno efficaci contro Omicron e a suo giudizio ci vorranno mesi prima che le aziende farmaceutiche possano produrre nuovi vaccini specifici per la nuova variante. Lo ha detto in un’intervista al Financial Times.

Bancel ha spiegato che l’elevato numero di mutazioni di Omicron sulla proteina spike, che il virus utilizza per infettare le cellule umane, e la rapida diffusione della variante in Sudafrica, suggeriscono che i vaccini attuali potrebbero essere modificati il prossimo anno.

“L’efficacia non può essere allo stesso livello avuto con la variante Delta”. È a detta dell’ad il parere di molti scienziati con i quali si è consultato, in attesa di dati più certi.

Secondo l’ex commissario della Fda, Scott Gottlieb, ora nel consiglio di amministrazione di Pfizer c’è invece “un ragionevole grado di fiducia nella protezione che l’attuale ciclo di vaccini può garantire con tre dosi”, mentre per il presidente Usa, Joe Biden, Omicron è “un motivo di preoccupazione ma non di panico”.

Biden ha assicurato inoltre che i consulenti medici del governo “credono che i vaccini continueranno a fornire un grado di protezione contro la forma grave della malattia”.

Tuttavia, Bancel ha spiegato che la preoccupazione degli scienziati deriva dal fatto che 32 delle 50 mutazioni della nuova variante sono sulla proteina spike, su cui si concentrano gli attuali vaccini per rafforzare il sistema immunitario. Finora gran parte degli esperti, ha aggiunto Bancel, pensava che una variante cosi’ altamente mutata non sarebbe emersa per altri uno o due anni.  AGI

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