Principale Arte, Cultura & Società Musica, Eventi & Spettacoli 2Mari Song Festival: intervista a Tonio Sibio

2Mari Song Festival: intervista a Tonio Sibio

Di Daniela Piesco

2Mari Song Festival è Il più grande CONTEST DISCOGRAFICO RADIOTELEVISIVO per Cantautori,Interpreti,Band Emergenti mai realizzato nella città di Taranto.Il grande Contest 2Mari Song Festival nasce dall’idea di un gruppo di Esperti del Settore che intendono dare ai nuovi talenti emergenti la possibiltà di partecipare ad un Vero Contest con un progetto alle spalle; nello specifico il Vincitore Assoluto sarà il titolare di un CONTRATTO DISCOGRAFICO.

Inoltre vi sono al seguito del Contest numerose Radio e TV Partner che daranno Promozione a Livello Regionale e Nazionale.

In più vi sarà uno specifico Programma RadioTv per tutti i Finalisti.

Il corriere nazionale assieme al corriere di Puglia e Lucania sono lieti di annunciare un ciclo di interviste realizzate fra tutti i partecipanti al fine di dare spazio ai nuovi talenti del 2Mari Song Festival, il Contest che sceglie come Location la città di Taranto .

Intervista a Tonio Sibio

1.Descrivi che sei, che tipo di musica fai e soprattutto perché fai musica, o meglio, quando è nata questa passione/voglia?

Sono Tonio Sibio, ho 26 anni, e sono pazzamente innamorato del mondo dello spettacolo. Tanto è vero che, oltre alla grandissima passione per la musica, ho anche la passione per la recitazione, infatti a Luglio scorso ho conseguito il diploma presso la SRC. (Scuola di Recitazione della Calabria). La mia musica nasce tramite esperienze vissute, quindi a seconda di che cosa voglio raccontare a chi mi ascolta, allora nasce la canzone. La passione per la musica me la porto dietro da quando ero bambino, infatti sono sempre cresciuto tra gli strumenti musicali e tra le canzoni, poiché mio padre musicista a 360°.

2.Hai un ultimo lavoro in uscita? Ce ne vuoi parlare?

Diciamo che sono in fase di registrazione, ho intenzione di far uscire un mio disco con solo canzoni mie, scritte e composte da me. Ma ancora è presto per parlarne definitivamente.

3.Quali sono le tue influenze musicali? Quali gruppi ascolti? A chi ti ispiri?

È davvero una di quelle domande alle quali trovo più difficoltà a rispondere in ogni intervista! Semplicemente perché non ho un solo artista che mi fa da modello, sono diversi e ognuno per una cosa diversa. Per la tecnica vocale mi sono sempre ispirato a Michael Bublè, per il palcoscenico ho sempre ammirato i Muse, che nonostante siano solamente in tre, riescono a fare quel bordello e ad occupare tutto il palco come fossero immensi. Per la scrittura ammiro da impazzire Fabrizio Moro, a mio parere il miglior cantautore italiano al momento. Come vedete sono tanti gli artisti che prendo come monito. Perché secondo me è sbagliato soffermarsi solo su una cosa e soprattutto ogni artista che si rispetti ha almeno una caratteristica da cui, noi artisti in erba, possiamo imparare.

4.Se potessi trascorrere un giorno con un artista vivo o morto chi sceglieresti?

Sembra un po’ scontato, ma probabilmente sceglierei o Micheal Jackson o Freddie Mercury. Il perché è semplice. Poterli osservare da vicino e vederli esibirsi dal vivo almeno una volta nella mia vita.

5.Cosa consiglieresti ai giovani che vogliono seguire la tua strada?

È una strada tortuosissima, piena di incognite e tante incertezze, per seguire questa strada devi essere o pazzo oppure credere fermamente nelle tue potenzialità. Sono talmente tante le incognite che non ci si può permettere di considerare noi stessi come un’incognita. Quello che voglio dire è che, il miglior consiglio che posso dare ai giovani che scelgono di seguire questa strada è di credere sempre in sé stessi e soprattutto di non fidarsi di chiunque e scegliere con cautela chi ti rappresenta burocraticamente. Come ho detto, è una strada tortuosa e per esperienza personale, state molto attenti alle persone di cui vi circondate.

6.Cosa ne pensi dei social come strumento di pubblicità e condivisione? E dei Talent?

I social sono probabilmente il miglior modo di arrivare ai cuori delle persone oggi come oggi. È senz’altro il modo più veloce. Ma bisogna stare attenti, non sempre i social sono sintomo di situazioni interessanti. Mi spiego meglio, purtroppo ci sono un sacco di persone che pubblicano i propri video e le proprie foto sui social, e molte di loro lo fanno con l’intento di voler scalare la vetta, di diventare famosi. Il problema è che molto spesso questa gente diventa virale cadendo nel ridicolo. Non fate lo stesso errore. Anche se il vostro seguito non è importante come quello di una persona qualsiasi che fa video stupidi per ottenere views, non dovete mai cambiare voi stessi per qualche like in più. Quindi a questa domanda rispondo, dipende da come usiamo i social..
I Talent hanno molto spesso una doppia faccia; penso che siano una delle migliori vetrine per tutti quelli che, come me, tentano questa strada. Se riesci ad entrare nel vivo del format, ti dà possibilità infinite. Ma può anche distruggerti, perché in base alla mia esperienza non sempre passano i migliori. Sappiamo tutti come funzionano alcune cose, dietro ogni singolo provino ci sono giri di soldi e conoscenze che non finiscono mai.. Mettiamola così! Se hai un po’ di soldi, delle buone conoscenze e sei artisticamente interessante, allora il Talent è una buonissima vetrina!

7.Come vedi il panorama musicale italiano?

Negli ultimi anni è andato molto a decadere secondo il mio punto di vista. Ci sono troppi pochi artisti seri che pubblicano canzoni e troppa gente da quattro soldi che si credono artisti e che pubblicano un disco ogni due mesi. Troppe canzonette e poche canzoni. Questo penso. Già dieci anni fa era ancora bello ascoltare musica in Italia.

8.Come nascono le tue canzoni? Le scrivi e le arrangi da solo o ti avvali di collaboratori?

Come ho già sovrascritto prima, le mie canzoni sono momenti di vita, esperienze vissute, mi piace un sacco raccontare alla gente le situazioni della vita, anche perché poi le persone si ritrovano sempre in ciò che io racconto nei miei pezzi.Le mie canzoni non le arrangio io, io le scrivo, le compongo, imposto il testo, il ritmo, la metrica e una base di accordi sotto, dopo mando tutto al mio arrangiatore di fiducia e parte la collaborazione.

9.Esibizioni live passate e future Covid permettendo e/o progetti discografici a breve?

Purtroppo questo periodo di pandemia ha destabilizzato tanti ambiti, penso che uno dei più colpiti sia stato proprio il mondo dello spettacolo. Tutto questo ha reso praticamente impossibile le esibizioni live. Spero solamente che presto potremmo di nuovo rivivere esperienze del genere, concerti live, ritornare a teatro.. sarebbe sicuramente bello poter dare il mio contributo anche in questo. Come ho scritto prima, ho dei progetti in uscita, ma essendo ancora in fase di registrazione, non mi sento di dire di più.

10.Come definiresti la tua musica?

La definirei avvolgente, non uso parole complicatissime per esprimere i concetti nei miei pezzi, e forse questo è un punto di vantaggio.. tutti le possono capire e tutti ci si possono immedesimare. Anche a livello musicale, nono sono molto complicate musicalmente parlando, ma arrivano e molte volte sono dei pugni in faccia, nel senso che nelle canzoni dico le cose come stanno, senza mezzi termini, mi piace essere molto diretto. Fino ad ora ha funzionato!

11.Convincici ad ascoltare e a comprare o scaricare i tuoi lavori.

No ma non credo di aver bisogno di convincervi in questo. Secondo me, se ascoltaste anche solo un pezzo, poi li vorreste ascoltare tutti!
non è una questione di modestia, è semplicemente perché io canto la vita. E le persone ne hanno bisogno.

Daniela Piesco Redazione Corriere Nazionale

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