Ammonterebbero a € 168.727,39, secondo il consigliere di opposizione Angelo Di Lena, i contribuiti per le fasce più deboli della popolazione.
Il consigliere alza la voce contro il comune :
“A Natale e Santo Stefano Pulsano unico paese della Provincia di Taranto a non averli ancora distribuiti!”
“In questo momento particolarmente delicato e difficile sul piano economico e sociale, i diritti dei cittadini non possono essere considerati un optional e posticipati a data da destinarsi”.
Non usa mezze misure il Consigliere di opposizione Di Lena , da sempre impegnato in prima linea nel sociale: nei ritardi di concessione dei contributi economici per il sostegno alimentare / generi di prima necessità, per la rata mutuo prima casa, per canone di locazione privati e attività commerciali e per per le utenze domestiche deliberati nella prima decade di Dicembre dopo una attenta concertazione in commissione servizi sociali .
“È incomprensibile – prosegue Di Lena – e inaccettabile il ritardo del Comune di Pulsano riguardo i contributi che dovevano essere consegnati alle famiglie prima di Natale .
Già l’iter di per sé non è stato semplicissimo , se ci si mette anche la lentezza dei Servizi Sociali diventa tutto doppiamente più difficile.
Sono centinaia i nuclei familiari e le persone sole rimaste senza lavoro, senza reddito e senza aiuti che in queste ore si rivolgono al sottoscritto e a diverse associazioni sul territorio per chiedere delucidazioni in merito.
Non è certo il momento dei tentennamenti.
L’assessore ai servizi sociali momentaneamente in carica ,deve assumersi la responsabilità del ruolo che ricopre e soprattutto cercare di velocizzare per quanto possibile tutti quei provvedimenti a favore dei cittadini e delle famiglie più deboli.
Credo che non ci si renda conto della gravità della situazione.
Mi chiamano persone che non sanno come dare da mangiare ai propri figli.
La gente è maggiormente inviperita in seguito alla becera propaganda oltre che sciacallaggio del comune di Pulsano del pranzo di un solo giorno a cura dell’istituto alberghiero per le famiglie maggiormente bisognose o la colletta alimentare con la presenza di membri dell’esecutivo in un noto supermercato.
Mi sono giunte voci addirittura che per una propria dignità numerose famiglie hanno rifiutato il pasto .
Chiedo, dunque, pubblicamente all’assessore ai Servizi Sociali Mandorino di fare chiarezza urgentemente sulle ragioni di questo assurdo ritardo nel nostro Comune, perché la situazione è drammatica e non può essere rimandata a data da destinarsi.
Purtroppo ancora una volta a pagare le conseguenze del teatrino della politica saranno solo i più deboli” .