Principale Attualità Parcheggi a Taranto: occorrono correzioni

Parcheggi a Taranto: occorrono correzioni

Come noto, nelle settimane scorse abbiamo assistito ad un incremento delle strisce blu in diverse vie della città, decisamente oltre il quadrilatero della zona centrale. La Confartigianato Taranto entra nel merito della questione esprimendo cautela e non poche criticità per gli esiti del provvedimento. L’Associazione, senza alcun preconcetto e soprattutto lontana dal voler entrare nell’agone di una campagna elettorale che si prospetta purtroppo lunga a scapito della risoluzione di atavici problemi rimasti insoluti, ha in questi giorni attivato un monitoraggio delle zone coinvolte dal provvedimento cercando di percepire con attenzione i sentori delle imprese ed anche dei residenti. Entrambi hanno espresso diverse criticità che Confartigianato vuole rappresentare al Commissario prefettizio.
In questi giorni, con l’istituzione dei parcheggi a pagamento su viale Magna Grecia, gli uffici della Confartigianato sono stati oggetto di lamentela di diversi artigiani e commercianti in merito ai nuovi parcheggi a pagamento e l’Associazione ha deciso di proporre un «ripensamento» che riesca a «cambiare gli effetti del provvedimento».
Quando si mettono dei parcheggi a pagamento – aggiunge l’Associazione – si creano problemi e quindi sarebbe stato normale e rispettoso condividere e programmare preventivamente queste decisioni con le associazioni di categoria, anche perché in quelle zone non vi è mai stato un problema di carenza parcheggi.
Dal monitoraggio effettuato è emersa su tutte la domanda degli operatori: quale reale esigenza c’era di allargare le strisce blu in tutta Viale Magna Grecia? L’idea del park&ride, il parcheggio di scambio, è giusta se prevista in un piano chiaro e più ampio della problematica/soluzione parcheggi, ma applicarla in questo momento su viale Magna Grecia e non a Cimino e Porto Mercantile, come era sacrosanto fare per intercettare il traffico entrante dai due versanti, è stato recepito dalle imprese come un provvedimento piuttosto facile e senza particolari sforzi forse per raggiungere altri scopi e non certo per decongestionare il traffico cittadino. La prova è stata evidente proprio osservandone gli effetti in questi giorni di dicembre, nel corso delle festività natalizie, dove l’intera nuova area di parcheggi a pagamento è rimasta pressoché inutilizzata, cioè vuota.
Molte attività lamentano che le zone coinvolte sono periferiche e le attività artigianali e commerciali vivono già una situazione di crisi dei consumi che potrebbe essere aggravata da costi aggiuntivi.
Appare opportuno abbandonare astratte contrapposizioni e convenire che se è vero che la città di Taranto da un lato dispone ancora di qualche via commerciale centrale, purtroppo è del tutto assodato che non ci sono parcheggi liberi per gli avventori se non quelle già in dotazione dei residente e che quindi non si può procedere a tentoni con dissuasivi per i residenti, che devono comunque poter parcheggiare la propria auto, ma, obiettivamente, occorre creare numericamente parcheggi in più. Come? “Lo diciamo ormai da tanti anni: costruendo silos, semplicemente come è stato fatto in tutte le altre città; rendendo fruibili tutto l’anno le aree di parcheggio presenti in aree militari, come quelle della Stazione Torpediniere, l’Ospedale Militare, la Caserma Mezzacapo. Anche perché va quantificato bene quanti parcheggi sono saltati per la diffusa applicazione di piste ciclabili anche in vie interne della città”.
Sta di fatto, aggiunge Confartigianato, che ci troviamo di fronte a un centro città che è stato oggetto finora più di polemiche che di politiche e sembra aver sprecato i suoi valori identitari positivi, che lo rendevano un centro di gravitazione commerciale per i territori vicini, a vantaggio di grandi strutture commerciali molto ben organizzate dal punto di vista del parcheggio.
Questo è un problema molto rilevante per la città, aggravato da oltre un ventennio di crisi economica molto pesante, ancor peggio con la pandemia, che complica la vita delle imprese e merita di essere affrontato collegialmente, coinvolgendo gli operatori .
A tal fine, proprio per l’urgenza di alcune importanti problematiche che riguardano lo sviluppo dell’economia tarantina, problemi vitali che riguardano la viabilità, i rifiuti, la desertificazione commerciale, i tributi comunali, conclude l’Associazione, “invitiamo il Commissario prefettizio all’adozione condivisa con le associazioni di categoria di decisioni importanti e coraggiose necessarie che riguardano la gestione e lo sviluppo dell’economia della città”.

Redazione Corriere di Puglia e Lucania 

Corriere Nazionale

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