Giovedì 30 dicembre alle ore 17.00 la cittadinanza, la stampa e le tv locali sono invitate a partecipare al dibattito in consiglio comunale che si terrà presso il piano terra del Castello de Falconibus sull’approvazione del piano eliminazione barriere architettoniche.
“Eliminare le barriere architettoniche deve essere un impegno di tutti, non solo del sindaco e della maggioranza – afferma Di Lena- ; ma anche chi sta all’opposizione, come il sottoscritto, si aspettava di cooperare, visto l’impegno costante in questi anni per trovare le giuste soluzioni, senza avere mai fatto contestazioni sterili solo perché ero dall’altra parte.
Ma questa maggioranza chiusa a riccio, con una mentalità obsoleta, come tra l’altro, ha affermato l’assessore Laterza nell’ultima assise deve solo contestare e mai partecipare.
Dal mio punto di vista non è invece fatto così, specie quando si parla di temi così importanti e delicati.
Non è solo una questione economica ma bisogna cambiare la logica per affrontare questo tipo di problematiche.
La situazione a Pulsano (Ta) è drammatica non solo per chi ha disabilità motorie, si pensi per esempio agli ipovedenti che non hanno alcuna possibilità di passeggiare in un paese privo di percorsi tattili.
Per tale motivo, in questi anni, chi ha amministrato il paese si sarebbe dovuto assumere seriamente la responsabilità di un impegno per trasformare Pulsano in un paese vivibile e accessibile a tutti privo di barriere architettoniche e barriere improprie come pavimentazione sconnessa e marciapiedi interrotti di cui questo paese è pieno, e tra l’altro sotto il controllo e la continua verifica della consulta per i disabili mai nata , di proposito , nonostante la mia proposta approvata quattro anni fa in consiglio comunale , e invece si è atteso per opera dello spirito santo il finanziamento regionale di soli € 5mila per redigere un libro dei sogni più che un piano eliminazione barriere architettoniche ; ma v’è di più , perché anziché attendere questo piccolo finanziamento una attenta amministrazione avrebbe preventivato già tempo addietro un Peba con dotazione annua di fondi rinvenienti da royalties per sottoservizi e da sanzione per violazione del Codice della Strada, ma evidentemente questi fondi hanno preso altre strade “.