Gianni Liviano non le manda a dire, anzi. L’ex consigliere regionale attacca la gestione del potere da parte del presidente Emiliano che ha proposto la dott.ssa Gallucci quale commissario della Zona economica speciale ionica, senza tener conto alcuno di possibili competenze presenti sul nostro territorio.
“Floriana Gallucci, neo indicata come commissario per la Zona economica speciale interregionale jonica, grazie all’accordo tra il Ministero per il Sud e la Regione Puglia, è l’ennesimo tassello di quella variegata composizione di nomine e di incarichi che il presidente Emiliano fa, scegliendo persone a se vicine, nella nostra città.
La dottoressa Gallucci, di professione segretaria comunale, ha ricoperto in questi anni (sempre su nomina del presidente Emiliano) i ruoli di membro del cda di Acquedotto Pugliese, di sub commissario dell’Agenzia Regiona per la raccolta e lo smaltimento Rifiuti, di commissario Arca di Brindisi e poi di commissario Arca di Lecce.
E’ l’ennesima nomina che il presidente Emiliano fa sul nostro territorio ignorando completamente le competenze locali, da padrone incontrastato, da regnante in un territorio dove in tanti a partire dal sindaco uscente e dal partito democratico locale, si son rassegnati da tempo a ricoprire il ruolo di sudditi.
Il problema reale è che quello che Emiliano compone da sempre è un mosaico diffuso di postazione di potere assegnati in virtù di criteri di fedeltà e non di meriti, di sottomissione al capo, non di competenze.
Se ci fosse un po’ di dignità in questa nostra città qualcuno forse potrebbe dire che la Zes è un’occasione importantissima per il nostro territorio e che a governarla ci devono essere quelli bravi e non i fedelissimi.
Se ci fosse un po’ di dignità in questa città forse qualcuno direbbe che a Taranto qualcuno competente per governare la Zes esiste e che importare le figure apicali sempre da fuori non è dignitoso.
Quando nella legge speciale per Taranto indicai la Zes, prima ancora che fosse introdotta dal decreto “Resto al Sud”, come elemento centrale per il futuro del nostro territorio, e quando nel 2017 da coordinatore del tavolo regionale per la Zes a Taranto, misi a rete nel gruppo di lavoro le migliori competenze possibili, sinceramente speravo che a governare la Zes jonica sarebbe stato nominato una figura apicale, non una persona scelta secondo il grado di fedeltà ad Emiliano.
Quanto durerà ancora questa gestione del potere fine a se stessa, non curante di ogni opportunità di bene comune, che Emiliano continua a mettere in campo?”
Redazione Corriere di Puglia e Lucania