Principale Estero Soleimani sta ancora sconfiggendo gli Usa

Soleimani sta ancora sconfiggendo gli Usa

Non saprei dire se sia stato questo fatto a dare la spinta definitiva alla macchina della narrazione pandemica come estremo tentativo, anche inconscio, di sparigliare le carte dopo la sonora sconfitta siriana e l’imminente abbandono dell’Afghanistan, che nessuno immaginava si sarebbe svolto sotto forma di una fuga precipitosa, ma che comunque era inequivocabilmente  una sonora sconfitta.

Quindi l’accostamento tra la pandemia e le vicende geopolitiche oltre che con quelle economiche, assai più evidenti, non sembri del tutto fuori luogo.  Sta di fatto che in due anni  molte cose sono cambiate nell’area mediorientale: l’avvicinamento della Turchia agli Emirati arabi e l’aperto tentativo di questi ultimi di favorire il libero scambio sia con Israele e il Libano che l’Iran e la Siria stanno innestando muove linee commerciali che superano le divisioni spesso aizzate dallo stesso occidente e stanno cominciando a riplasmare il Medio Oriente nella direzione sostanzialmente immaginata da Soleimani: Teheran si sta sempre più consolidando come il nodo chiave della nuova via della Seta  nel sud-ovest asiatico e il partenariato strategico con la Cina, rafforzato dall’adesione di Teheran alla SCO, sarà una realtà di riferimento sia dal punto di vista geoeconomico che geopolitico. Parallelamente, Iran, Russia e Cina saranno tutti coinvolti nella ricostruzione della Siria e anche qui con la realizzazione di progetti legati alla via della seta come la ferrovia Iran-Iraq-Siria-Mediterraneo orientale al futuro gasdotto Iran-Iraq-Siria, probabilmente il fattore chiave che ha provocato la guerra per procura americana contro Damasco. Il fatto che il più potente alleato degli Usa nella regione, ovvero l’Arabia Saudita abbia chiesto aiuto alla Cina per sviluppare i suoi missili, è forse la ciliegina sulla torta.

A questo movimento che potremmo di liberazione dal colonialismo ipocrita di Washington e della muta europea sempre più irrequieta si contrappone un occidente che sta pagando il prezzo più alto per la sua pandemia e il cui potere si appresta a sbarazzarsi per sempre di qualsiasi rimasuglio di democrazia per resistere a una tempesta economica che sta arrivando dopo decenni di creazione di valori fasulli.

Che questo disegno vada in porto oppure fallisca per la reazione delle popolazioni, in ogni caso il mondo sarà molto diverso.

di ilsimplicissimus

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