Dallo scorso 31 dicembre e sino al prossimo 14 gennaio arriveranno nuove navi container nel porto di Taranto. Appartengono alla società francese Cma Cgm di cui la Yilport Holding SA, che ha in concessione il terminal container di Taranto, detiene il 24% del capitale sociale (nel 2008 fu la hilding turca a salvare dal fallimento la società francese acquistando la quota del 20% per 500 milioni di dollari). La conferma arriva dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio.
L’approdo di un totale di 11 navi è dovuto alla provvisoria saturazione del terminal container di Malta Freeport, altro scalo strategico per le due compagnie. La prima ad arrivare, come riportammo lo scorso 23 dicembre è stata la nave Mona Lisa (da 3.534 teu e 230 metri di lunghezza), a cui sono seguite la Navios Spring (da 3.461 teu e 239 metri di lunghezza), la Cma Cgm America (4.045 teu e 269 metri di lunghezza) e la Cma Cgm Alcazar (5.089 Teu e 294 metri di lunghezza). Da oggi al 14 gennaio invece, sono in arrivo la Contship Sun 4 gennaio, di Contship Gin e Northern General il 5, di Elbspirit il 6, di Jaguar il 7, di Charlotta il 12 e infine di Yigitcan A il 14.
Le navi in questione fanno parte del servizio di linea “SSLMED Black Sea Marmara Morocco Service” (fra Mar Nero, Mediterraneo e Marocco), “SSLMED Femex 1- Aegean Shuttle” (fra Turchia e Nord Europa) e “SSLMED NC Levant Express” (che collega i porti del Nord Europa con quelli dell’Est Mediterraneo).
Dunque nuova possibilità di lavoro per il personale del terminal San Cataldo Container Terminal, attualmente un centinaio i lavoratori assunti dal bacino ex TCT.
Ricordiamo inoltre che è attualmente operativo, sempre con la società francese il servizio Adrinaf dopo la provvisoria sospensione del servizio Turmed. Senza dimenticare i rapporti avviati la scorsa estate con la Maersk, il più grande armatore a livello mondiale che ha ‘testato’ le capacità dello scalo ionico e che a breve potrebbe tornare ad usufruire dei servizi del porto di Taranto. Con la possibilità emersa lo scorso mese di novembre di far partire treni container (da 72 TEU per ogni convoglio) dal porto di Taranto in direzione Interporto di Bologna snodo centrale per le destinazioni del Nord Italia e del Centro Europa.
Infine, novità sono emerse anche per quanto concerne il ruolo di general manager della San Cataldo Container Terminal (Scct). Come si ricorderà lo scorso 15 dicembre giunse la notizia della risoluzione consensuale del rapporto di lavoro tra l’ex general manager Raffaella Del Prete e il gruppo turco Yilport (ad appena due anni dall’incarico conferitole nel gennaio del 2020). Secondo alcune indiscrezioni, non confermate però dalle due parti in causa, alla base della decisione ci sarebbero diversità di vedute nella gestione dello scalo ionico. Ma a tutt’oggi non si conoscono le motivazione ufficiali di tale decisione.
Intanto a ricoprire l’incarico da qualche giorno è Nicolas Sartini, dal 26 gennaio 2021 nominato co-ceo di Yilport, dimessosi nell’ottobre del 2020 proprio dalla da CMA CGM dopo 26 anni di vice presidenza. Ma anche in questo caso, secondo alcune indiscrezioni, la guida di Sartini potrebbe essere provvisoria in attesa di designare un nuovo general manager.
Redazione Corriere di Puglia e Lucania