Principale Attualità Taranto – Strisce blu: al via una petizione

Taranto – Strisce blu: al via una petizione

Non si placa il dibattito cittadino sulla sosta a pagamento. Varie associazioni di categoria, sia dei consumatori che degli esercenti, infatti, hanno presentato una petizione per chiedere al Commissario Cardellicchio l’annullamento della delibera di Giunta con cui la precedente amministrazione comunale aveva esteso gli orari e gli stalli di pagamento della sosta e uniformato le tariffe in tutta la città.

Alla conferenza stampa, che si è svolta presso la sede dell’ACI (rappresentato dai vicepresidenti Giuseppe Lessa e Giambattista Sebastio), sono intervenuti diversi esponenti delle associazioni: Francesca Intermite (Casaimpresa), Antonio Bosco (Adiconsum), Roberto Conte (Confesercenti), Federico Greco (Confimpresa), Domenico Votano (Adoc) e Maria Antonietta Brigida (Federconsumatori).

«Una manovra di cassa»

Tutti gli intervenuti sono apparsi concordi nel definire la delibera «una mera manovra per fare cassa», rigettando la spiegazione, fornita dalla precedente amministrazione, secondo cui la misura si sarebbe resa necessaria per dare attuazione agli obiettivi previsti dal PUMS, il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (di cui svariate volte abbiamo parlato su queste pagine), in materia di scoraggiamento dell’utilizzo dei mezzi privati rispetto a quelli pubblici. Tutte le associazioni si sono dette concordi, invece, sul fatto che il PUMS vada attuato nella propria interezza, in maniera particolare con l’attivazione dei parcheggi di interscambio nelle aree periferiche della città. In particolare, è stata sottolineata la mancata attivazione dell’area parcheggio di Cimino, pressoché completa da lungo tempo.

Le polemiche, però, non si sono limitate all’atto della precedente amministrazione, ma anche alla soluzione proposta da Amat di concerto con il Commissario Cardellicchio, che prevede speciali abbonamenti per chi risiede e lavora nelle aree interessate dalla sosta a pagamento. «Un’operazione inutile» secondo i proponenti, in quanto non porterà alla riduzione delle auto parcheggiate, ma semplicemente le medesime auto che prima parcheggiavano sulle strisce bianche ora lo faranno su quelle blu, usufruendo dell’abbonamento.

Le possibili soluzioni

La richiesta delle associazioni al Commissario è quella, per il momento, di sospendere o annullare il provvedimento, lasciando alla futura amministrazione le decisioni sul da farsi. Intanto l’ACI ha annunciato la presentazione del progetto di un parcheggio multipiano in zona Bestat e, per bocca del vicepresidente Lessa, ha rimarcato la convinzione che sia necessario realizzare più autosilos in città per far fronte al fabbisogno di posti auto.

La replica di Melucci

Non si è fatta attendere una piccata replica dell’ex-sindaco Melucci, che ha attribuito alla petizione «il sapore amaro della propaganda». «La sensazione – scrive Melucci – è che l’intento sia usare le persone per abbattere un progetto comune che anche se faticoso serve a costruire un futuro più sani e sostenibile per la nostra città».

«Nei grandi centri urbani – prosegue – da Nord a Sud, lì dove è ormai consolidata la disincentivazione all’uso di auto proprie, risparmiare tempo, salute e soldi spesi nel traffico è una pretesa dei cittadini nei confronti dell’amministrazione, non il contrario. Chi sobilla i tarantini a chiedere la cancellazione e non la modifica migliorativa della delibera “strisce blu”, mistifica la realtà di quanto già accade da anni in Italia e nel mondo».

Al via la raccolta firme

Intanto prenderà il via nei prossimi giorni la raccolta firme che, secondo quanto annunciato, si potrà effettuare in tutti gli esercizi commerciali associati che aderiranno all’iniziativa delle associazioni di categoria.

Redazione Corriere di Puglia e Lucania 

Corriere Nazionale

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