Principale Arte, Cultura & Società Sport & Motori I piloti che hanno distrutto più auto in Formula 1

I piloti che hanno distrutto più auto in Formula 1

Una classifica che nessuno vorrebbe mai guidare: quella dei piloti che hanno causato più danni alle rispettive scuderie a causa degli incidenti nell’ultima stagione
Dppi / IPA

Max Verstappen ha vinto il Mondiale di Formula 1, la Mercedes il titolo costruttori. Ma c’è anche un’altra classifica da considerare, che nessun pilota vorrebbe mai conquistare: quella dei distruttori. And the winner is… Mick Schumacher, appena promosso a terzo pilota Ferrari per la prossima stagione.

Oltre quattro milioni di danni

4.212.500 euro: a tanto ammontano i danni causati da Mick Schumacher alla scuderia Haas nel corso dell’ultima stagione, secondo uno studio fatto in Germania da chi ha provato, analizzando i vari incidenti, a quantificare la spesa sostenuta dal team per riparare le vetture incidentate.

E il conto è decisamente salato! Perché le macchine di Formula 1 sono dei gioielli di tecnologia con prezzi non propriamente da carrozziere di fiducia: distruggere un’ala anteriore costa 80-85 mila euro, sbattere e rompere le sospensioni 100 mila, con le scuderie che di volta in volta valutano il danno per capire se possono recuperare qualche elemento da riutilizzare.

La cosa peggiore è dover sostituire l’intero telaio: dopo il big crash di Bottas a Imola, la Mercedes dovette rinunciare a una sessione di test per risparmiare, e spesso le scuderie accantonano un tesoretto destinato proprio alle spese extra causate dagli incidenti.

Mick Schumacher Formula 1 Grand Prix of Monaco
La Haas di Schumacher portata ai box dopo l’incidente a Montecarlo HOCH ZWEI / IPA

Leclerc secondo in classifica

Dietro Mick Schumacher c’è un nome noto, quello di Charles Leclerc, che alla Ferrari è costato 4 milioni di euro (per la precisione 4.046.000 euro): al monegasco sono costati cari i contatti ravvicinati con i muri di Baku e Montecarlo, il suo gran premio di casa: sulle strade del Principato il monegasco conquistò la pole e poi andò a sbattere, provocando danni talmente ingenti da costringerlo a rinunciare alla gara del giorno dopo. Ecco perché i circuiti cittadini piacciono molto agli spettatori per lo spettacolo che offrono, un po’ meno a chi fa di conto nelle sedi delle varie scuderie, costretti a tenere incrociate le dita per tutto il weekend mentre i loro piloti sfiorano a pochi centimetri muri e barriere. Leclerc ha nettamente battuto il compagno di squadra Carlos Sainz, soltanto undicesimo con un milione e 700 mila euro di danni all’altra Ferrari.

 

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