Principale Ambiente, Natura & Salute Taranto – Un adeguamento della strada offende il Parco delle Gravine

Taranto – Un adeguamento della strada offende il Parco delle Gravine

Il coordinamento del Parco delle Gravine, fatto da Associazioni ambientaliste e semplici cittadini che si battono per la tutela di questo inestimabile patrimonio, denunciano in questo documento un modo errato di concepire l’approccio sostenibile alla progettazione.

 

Una vicenda di questi giorni ci dimostra ancora una volta l’inderogabile necessità che il territorio del Parco

delle Gravine venga finalmente governato, tutelato e difeso dalle aggressioni che vengono progettate e compiute a vario titolo e a diversi livelli.

 

Il tutto nasce da un’iniziativa del consigliere comunale di Martina Franca Vincenzo Angelini, che ha salutato come “splendido e inatteso regalo per la città di Martina Franca… l’adeguamento della S.P. 53 Martina – Mottola, con conseguente collegamento con l’autostrada A14”.

La richiesta di allargamento era già stata formulata nel consiglio comunale di Martina Franca nell’ottobre 2019 dai consiglieri Giuseppe Cervellera (PD) e Giuseppe Chiarelli (Gruppo Misto).

 

Ora il Presidente della Provincia di Taranto Giovanni Gugliotti ha approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica per un valore di € 8.800.000. Il settore viabilità della Provincia ha redatto a tempo di record tale progetto in quanto la sua approvazione è necessaria sia per la candidatura nelle misure di finanziamento nazionali e regionali sia per l’inserimento nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche della Provincia.

 

Dunque si vuole l’adeguamento della strada Provinciale 53 Mottola-Martina solo al fine di permettere al traffico veloce e pesante di Martina Franca di raggiungere l’autostrada a San Basilio, invece che attraverso la statale 16 Adriatica, ovvero l’arteria stradale naturalmente vocata a tale scopo.

 

Direttamente collegato all’allargamento della SP 53 sembra essere il progetto di ampliamento della zona industriale, previsto dal redigendo Piano Urbanistico Generale di Martina Franca, che devasterebbe 60 ettari di territorio intorno alla masseria Gorgofreddo interessato da boschi di fragno, pascoli, trulli, masserie, antichi tratturi della transumanza.

 

Si tratta di habitat di straordinaria importanza per la cui difesa si sono già mobilitate numerose realtà associative che hanno sottolineato la contraddizione di tale scelta con il criterio di ridurre il consumo di suolo esplicitato nello stesso PUG.

 

Perfino Confindustria non predilige la scelta di Gorgofreddo, su cui anche i Carabinieri forestali hanno posto uno stop. In tale contesto, la scelta di allargare la Martina-Mottola sarebbe inutile e dannosa poichè incrementerebbe la sua pericolosità e sarebbe percorsa da camion, TIR e autobus, con uno stravolgimento totale delle proprie caratteristiche. Le sue curve e il tracciato altimetrico e paesaggistico riprendono fedelmente le vecchie mulattiere e la rendono uno dei più bei percorsi dello Slow Tourism in Puglia. Inoltre consente ad aziende, allevamenti e animali selvatici di poter coesistere armoniosamente, mantenendo consuetudini, rituali e ritmi ecosostenibili.

 

E’ bene ricordare a tutti che questa icona del turismo naturalistico e ambientale della Murgia nel Piano Paesaggistico Territoriale Regionale (PPTR) (DGR n. 176/2015) è stata individuata tra le strade d’interesse paesaggistico che rientrano tra i “Luoghi privilegiati di fruizione del paesaggio” della Murgia dei Trulli e del Bosco di Fragno. Inoltre essa sfiora il territorio dell’oasi WWF Monte S.Elia e, nel territorio di Mottola, divide in due il bosco di Sant’Antuono, area di alto pregio naturalistico che fa parte del Parco Naturale Regionale delle Gravine, e che è anche classificato come Sito di Importanza Comunitaria – Area delle Gravine, nonché come Zona di Protezione Speciale, finalizzata al mantenimento di habitat per la conservazione e gestione delle popolazioni di uccelli selvatici migratori.

Infine, c’è da annotare che il progetto di allargamento riguarda il comune di Mottola in zone classificate per oltre un chilometro e mezzo come “centro abitato”, senza l’interessamento della comunità. Ovviamente nessuno può sognarsi di stravolgere una strada con simili tutele – PPTR, SIC, ZPS, Parco Regionale delle Gravine – senza che l’intervento sia stato discusso con le comunità interessate e gli stakeholders territoriali, senza che siano valutati gli impatti e verificata al millimetro l’incidenza degli stessi sull’ecosistema rurale e

ambientale. Pertanto, il Coordinamento diffida la Provincia di Taranto dall’adozione improvvida di un simile progetto prima delle necessarie consultazioni e verifiche ed invita tutte le forze politiche, culturali e ambientali della Provincia di Taranto a sostenere questa battaglia di cultura e civiltà a difesa della Provinciale 53 e dell’ambiente della Murgia rurale.

Sergio MAGLIO
Marinella MARESCOTTI
Preneste ANZOLIN
Valentino VALENTINI

 

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