Bianchi rivendica la scelta sulla scuola: “Dalla dad problemi alla comunità”.
Cosa vi ha convinto a far tornare i ragazzi in classe da oggi? “Il fatto che il prolungato e generalizzato uso di una didattica a distanza provoca problemi alla vita della comunità“. Ha risposto così il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, a ‘Tutti in classe’ su Radio1.
“Abbiamo reagito con un disposto sufficientemente flessibile – ha spiegato il ministro – che da una parte stabilisce il principio del ‘tutti a scuola’, ma dall’altra parte, laddove ci siano dei problemi, dà la possibilità di ricorrere alla distanza”.
Quanto all’uso delle mascherine Ffp2 in classe anche alle elementari e medie per restare in presenza anche con 1-2 contagi, “il generale Figliuolo ha raggiunto un accordo con le farmacie per calmierare i prezzi delle mascherine a 0,75 centesimi” ma questo “è un tema importante che sicuramente porrò in evidenza al Consiglio dei ministri”.
Chi controlla gli studenti vaccinati, come funziona il controllo? “Ancora una volta le famiglie devono precisare se vogliono che i ragazzi tornino in presenza e se sono in condizioni di poterlo fare, e quindi se sono vaccinati. Stiamo lavorando su una partecipazione collettiva, usciamo dalla logica del controllore. C’è un Paese che tutto insieme si assume il carico di far tornare a scuola i nostri ragazzi”.
Infine, la maturità, ci sarà anche lo scritto? “Entro fine mese lo diremo. Sicuramente faremo un disposto che permetta a nostri ragazzi di esprimere al meglio le loro capacità.
“Noi stiamo già lavorando oltre l’estate – ha aggiunto – faremo anche quest’anno un’estate a scuola, un grande programma per l’estate e stiamo già lavorando sulla riapertura dell’anno prossimo. Non ragioniamo solo su questi giorni”.
AGI – Agenzia Italia
Redazione Corriere di Puglia e Lucania