Si è tenuto questa mattina il tavolo di confronto sul completamento dell’attivazione del Corso di Medicina dell’Università degli Studi di Bari nella sede di Taranto. A darne notizia è il consigliere del M5S Marco Galante, promotore dell’incontro voluto dal presidente Emiliano e organizzato dall’Assessorato alla Sanità, cui hanno partecipato il consigliere regionale Massimiliano Stellato, il direttore del Dipartimento Salute regionale Vito Montanaro, il direttore generale nominato della Asl di Taranto Vito Gregorio Colacicco e il direttore generale attualmente in carica Stefano Rossi, Gianluca Farinola delegato del Magnifico Rettore di UniBa per la ricerca e l’innovazione, il Preside della Scuola di Medicina di Bari e Taranto Alessandro Dell’Erba e il presidente dell’OPI Taranto Pierpaolo Volpe.
“Il tavolo – spiega Galante – di cui ho sollecitato la richiesta al presidente Emiliano è stato convocato per risolvere le criticità del corso di laurea in Medicina a Taranto, mettendo insieme Regione, Università e Asl. Oggi abbiamo fatto un importante passo avanti per rendere operativo l’indirizzo politico espresso dalla Giunta e dai consiglieri tarantini È stato confermato l’indirizzo politico della Regione di creare una Scuola di Medicina che sia attrattiva e garantisca qualità nella formazione dei futuri medici. Tra i punti affrontati l’istituzione del Dipartimento Biomedico, fondamentale per arrivare a quella che è la visione di un progetto culturale profondo per Taranto, di cui ha parlato l’Università di Bari, che ha come obiettivo a lungo termine la realizzazione in città di un polo medico scientifico attrattivo per gli studenti e le eccellenze del settore. Oggi siamo giunti alla definizione dei prossimi step: il direttore del Dipartimento Salute, infatti si è detto pronto a dare attuazione al Protocollo d’Intesa e sottoscritto dal Comitato Paritetico, che prevede la creazione del Dipartimento di Medicina e l’attivazione delle delle cliniche universitarie, indispensabili a partire dal prossimo anno, che la legge prevede essere un minimo di 5 (chirurgia, medicina, ortopedia, ginecologia e pediatria) più due (oncologia e nefrologia). L’Università di Bari è già pronta, sia a livello economico che organizzativo e invierà alla Regione la richiesta definitiva con la quantificazione in termini economici della spesa per attivare il Dipartimento e le clinicizzazioni. La visione più ampia per il polo ionico di Medicina deve comprendere lo sviluppo delle altre professioni sanitarie collegate, ovvero i corsi di laurea in infermieristica, fisioterapia, tecnico della prevenzione. Il prossimo passo è la delibera da parte della Giunta che realizzi le richieste dell’università. Serve fare sistema per arrivare a obiettivi condivisi e questo è stato fatto oggi nel confronto tra tutti gli attori interessati. Bisogna arrivare al consolidamento della sede tarantina e a una prospettiva di sviluppo per l’area ionica diversa dal passato: il Dipartimento tarantino sarà infatti proiettato su salute e ambiente e avrà perno il tema della prevenzione”.
Redazione Corriere di Puglia e Lucania