A 60 anni dall’uscita di Diabolik. Il linguaggio della sensualità di Pierfranco Bruni da Eva Kant ad Édith Piaf nel segreto di “Mi sono innamorato di Eva kant”. Un libro scritto da un maestro della parola
La sensuale Eva. La passionale Zakimort. Poi le ombre le memorie e gli amori di una vita. Ma Eva Kant e Diabolik pur restando personaggi che hanno attraversato generazioni, che hanno vissuto dentro la fantasie e continuano a dare un immaginario singolare, per Pierfranco Bruni sono dei simboli nello scorrere del tempo reale e immaginario.
“Mi sono innamorato di Eva kant” è il nuovo libro di Pierfranco Bruni, in distribuzione in tutte le catene editoriali da gennaio 2022, per itipi della casa editrice Pellegrini, ma presente in tutti gli store Italiani ed esteri, che festeggia proprio nel 2022, i settant’anni di attività, essendo nata nel 1952.
Un romanzo o dei racconti che danno vita ad un romanzo la cui scrittura e gli scenari emozionali sono di un fascino irresistibile
che fa sognare ma anche fortemente meditare sui miti e le icone che hanno attraversato tutto il Novecento.
È chiaramente un libro antivulgata rispetto alla letteratura di questi anni. Scritto da un maestro della parola e del pensiero creativo porta
sulla pagina uno spessore estetico che sigla realmente la vera letteratura.
Ma cosa è questo libro dal titolo: “Mi sono innamorato di Eva Kant?”. Racconti che formano il romanzo in 176 pagine intense e con una copertina elegante e pregiata fanno compiere un viaggio nel cammino della vita. Mi sono innamorato di Eva Kant. Il titolo è un pretesto? Si scorgono le voci e i silenzi di una storia che corre tra i passaggi degli anni… Appuntamenti che hanno accompagnato Pierfranco Bruni e hanno fatto di lui uno scrittore tra il tempo e i destini.
Si vivono avventure in un narrare che intreccia desideri di verità e sortilegi di finzioni. Bruni innamorandosi di Eva Kant è come se sfidasse Diabolik? Le parole sono metafore e il mosaico delle rappresentazioni è un incidere nelle ricordanze che vivono di memoria.
Un libro di racconti offre sempre una eterogeneità di immagini che creano a loro volta immaginari lungo le rotte della vita.
L’ironia è un dato centrale e resta tale anche nelle pagine che si sfogliano con un “patire” malinconico. Di nostalgia il linguaggio è ricco. È nella salvezza della verità. Compaiono personaggi e nomi che sono stati e sono nella scrittura di Pierfranco Bruni. Dallo Sciamano
a Claretta, da Giuda ad Eleonora, da Zarateo a Maria Maddalena, da Eva a Zakimort e ancora altri. Poi ci sono paesaggi e luoghi: da Venezia alla Calabria, da Roma a Scanno.
Dunque! Eva Kant è un pretesto? L’autore rispondendo a questa domanda ha detto: ”È un dettaglio!”. È il disegno innovativo, nel quale abita lo scrittore e il maestro. I romanzi, in fondo, non sono anche dei racconti? Cosa accadrà una volta chiuso il libro? Un dì si vedrà. Anzi si saprà. Forse!