Avv. Luigi Benigno
Il 3 febbraio 2022 scade il mandato del presidente Mattarella e il presidente della Camera dei deputati, seconda carica dello stato, ha convocato il parlamento in seduta comune il giorno 24 gennaio alle ore 15,00, che unitamente ai cinque senatori a vita e ai 58 delegati regionali voteranno per l’elezione del prossimo Presidente della Repubblica, che siederà al Quirinale per i prossimi sette anni.
Per l’elezione del presidente occorrerà per i primi tre scrutini la maggioranza qualificata di due terzi degli elettori, dal quarto scrutinio basterà la maggioranza semplice.
Dopo l’elezione il Presidente eletto giura fedeltà alla Repubblica italiana dinanzi al Parlamento in seduta comune.
Può essere eletto presidente della Repubblica italiana qualsiasi cittadino italiano che abbia compiuto 50 anni e che goda dei diritti civili e politici.
Il presidente non è necessariamente un politico, anzi è auspicabile che, al fine di garantire l’imparzialità e la rappresentanza di tutti gli italiani, sia eletto presidente una personalità non militante in un partito politico.
Le prossime elezioni lasciano presagire il raggiungimento del quorum non prima del quarto scrutinio, data la spaccatura tra i due schieramenti del parlamento e la difficile convergenza per una personalità autorevole, il cui nome, come di consueto, è ancora un rebus.