Vulcano sottomarino – Le eruzioni vulcaniche sono alla base di molti eventi, che hanno determinato vere e proprie “rivoluzioni “geologiche, climatiche, biologiche e sociali.
Una ricerca su PNAS sostiene che la fine del Regno tolemaico e della Repubblica romana è avvenuta, a causa di eruzioni vulcaniche che hanno alterato il clima generando condizioni difficili.
Clima freddo e umidità ebbero ricadute sui raccolti determinando malattie e carestie
Le fonti storiche riconducibili, a Plutarco e Virgilio riferiscono di eventi climatici verificatisi nella primavera del 44 a.C., che determinarono un oscuramento del Sole.
L’ipotesi è l’eruzione dell’Etna nel 44 aC
Sembra inoltre che l’ossigeno, in atmosfera sia connesso alle eruzioni vulcaniche con successivo spandimento di sostanze nutritive soprattutto fosforo nelle acque dei fiumi, trasportato dalle rocce magmatiche.
La presenza di ossigeno nell’atmosfera terrestre e negli oceani, si fa risalire a 2,5 miliardi di anni fa.
Alcune importanti ricerche attraverso l’analisi del mercurio, connesso alle eruzioni vulcaniche, avrebbero generato una presenza di ossigeno in atmosfera e negli oceani.
Il nostro paese insieme all’Islanda ha il maggiore numero di vulcani attivi in Europa.
Sono dieci
Contrariamente, a quanto si crede nel rischio vulcanico al primo posto è il vulcano dei Campi Flegrei, poi c’è l’isola di Vulcano, Stromboli che potenzialmente a causa dei suoi “pezzi” che franano potrebbe generare uno tsunami nel mar Tirreno.
Il più grande vulcano sommerso d’Europa è il Marsili e nell’ipotesi di collasso potrebbe generare un intenso tsunami.
Il Marsili ci conduce al mostruoso evento di questi ultimi giorni, l’esplosione nell’oceano Pacifico del vulcano sottomarino Hunga-Tonga-Hunga.
Una quantità immensa di energia enorme!
Su Hiroshima fu lanciata una bomba, che aveva un’energia pari a 16 mila tonnellate di tritolo.
L’energia del vulcano esploso corrisponde a quella di mille bombe nucleari di Hiroshima ovvero 16 milioni di tonnellate di tritolo.
Questa energia distribuita nell’ambiente ha generato uno tsunami fino a 10.000 km che, per comprendere è un poco più della distanza Napoli /Tokio!
Vulcano sottomarino – La nube generata dal vulcano è arrivata a circa 30 Km di altezza.
Una delle principali caratteristiche delle eruzioni vulcaniche esplosive sono le onde d’urto.
La loro presenza durante un’eruzione indica, che la perturbazione generata dall’eruzione stessa induce una sovrappressione dell’aria rispetto alle normali condizioni atmosferiche.
L’eruzione del vulcano sottomarino ha creato un’onda di pressione, che si è propagata fino a 2000 Km dove si è avvertita la deflagrazione.
Un’onda che si muoveva alla velocità di 1200 chilometri all’ora. In passato ci sono stati fenomeni di onde di pressioni ritenute significative, ma prevalentemente di intensità minore.
Durante le eruzioni di Vulcano del 1888-1890, le onde d’urto generate da alcune esplosioni ruppero i vetri delle finestre nella città di Lipari a 7 km di distanza.
L’eruzione del vulcano Asama (Giappone) del 2004 la distruzione dei vetri, a 11 km di distanza.
L’eruzione del vulcano Ngauruhoe del 1975 fu sentita a una distanza di 80 km dal cratere.
Un altro esempio è dato dall’eruzione del vulcano Krakatoa del 1883, la cui esplosione fu sentita a 4800 km di distanza!
Termino riportando un pezzo di dialogo tra la Natura e un islandese, tratto dall’omonimo testo scritto da Leopardi.
L’islandese si mostra sgomento, terrorizzato dall’indifferenza della Natura per le disgrazie dell’uomo, la Natura risponde:
“Tu mostri non aver posto mente che la vita di quest’universo è un perpetuo circuito di produzione e distruzione…
collegate ambedue tra sé di maniera, che ciascheduna serve continuamente all’altra, ed alla conservazione del mondo “.
Redazione Corriere di Puglia e Lucania