Intervista al prof. Michele Battaglia
Dallo scorso gennaio operazioni urologiche robot assistite sono effettuate a Mater Dei Hospital, struttura accreditata con il Servizio sanitario regionale. Grazie a una sofisticata tecnologia avanzata, una piattaforma chirurgica è in grado di riprodurre, miniaturizzandoli, i movimenti del chirurgo nell’interno del campo operatorio e delle cavità corporee. Il chirurgo non rischia il licenziamento. E’ la sua mente che indirizza e muove i bracci robotici.
Un grosso investimento che la Direzione Generale del Gruppo CBH ha voluto programmare per garantire alla persona ammalata il miglior livello assistenziale in linea con l’ammodernamento tecnologico introdotto nel PNRR, piano nazionale ripresa e resilienza. Chi guida le braccia robotiche a Mater Dei è il prof. Michele Battaglia, già Ordinario nell’Università di Bari e direttore dell’UOC di Urologia e trapianto di rene del Policlinico di Bari che ha concesso questa intervista ai nostri lettori.
Professore quali le indicazioni alla urologia robotica
Chirurgia del rene, nefrectomia, prostatectomia. Neoplasie della vescica e recentemente anche la sua ricostruzione. Le prospettive future sono ampie.
E i vantaggi
Sono tanti per il paziente e per noi operatori. Cominciamo dall’incisione. Dal taglio tradizionale, dall’ombelico al pube, si è passato a 4 piccoli fori che permettono l’introduzione di 3 o 4 trocar, introduttori attraverso cui entrano gli strumenti chirurgici che saranno manovrati da remoto.
Maggiore precisione, minore invasività e di conseguenza ridotta perdita ematica . Questo tipo di chirurgia permette, nella maggioranza dei casi, la conservazione della funzione erettile e della continenza urinaria. L’operatore è comodamente seduto alla console e con il joystick guida le braccia robotiche. La visione tridimensionale, la libertà di movimento, la precisione del gesto sono particolarmente apprezzati e facilitano suture e anastomosi.
Come è il recupero di questi ammalati
Sono persone prevalentemente anziane con numerose comorbilità: diabete, malattie cardiovascolari e pneumologiche e il recupero post operatorio è migliore. Riduzione dei tempi di anestesia, minori complicanze a breve e lungo termine. La degenza è ridotta con un bel risparmio per la spesa sanitaria. La qualità di vita e la prospettiva di salute nel lungo termine è alta.
Professore fa tutto da solo
Assolutamente no. Mater Dei è nella rete formativa della Scuola di specializzazione di Urologia dell’Università di Bari diretta dal prof. Pasquale Ditonno e si avvale della collaborazione dei docenti e degli specializzandi. Grande è la sintonia in termini di esperienza e conoscenza con gli urologi della struttura, il prof. Arcangelo Pagliarulo e i dottori Pasquale Saponaro e Francesco Vacca.
Merito anche del personale paramedico. Come è stato formato
Al già alto livello di esperienza e preparazione è stato aggiunto un adeguato periodo di formazione presso il Policlinico di Bari. Il paziente giunge in sala operatoria dopo attenta valutazione cardiologica e anestesiologica. Tutto il gruppo è addestrato per fronteggiare qualsiasi imprevisto.
Clicca –> https://www.youtube.com/watch?v=baoRm9iVBgs
Ringraziato e salutato il prof. Battaglia, lasciamo la sala operatoria
Assistere a tanta buona pratica medica fa sperare per il futuro. Usciamo da lungo periodo di limitazioni e sacrifici. La medicina dei prossimi anni deve puntare alle tecnologie avanzate, alla solidarietà e alla umanizzazione delle cure. La robotica è il futuro e le sue applicazioni aumentano di giorno in giorno. Il costo dell’investimento iniziale può far spaventare ma se si esaminano i tanti vantaggi, riduzione della degenza, diminuzione delle complicanze, aumento del potenziale di salute e qualità di vita della persona malata, a lungo temine il risparmio diventa significativo.
Libreria fotografica: intervento di prostatectomia per carcinoma della prostata con metastasi linfonodali