Solidarietà al molo polisettoriale dei volontari dell’Apostolato del mare
Nel corso della sua attività giornaliera per incontrare a bordo o sotto bordo gli equipaggi delle navi mercantili ancorate nel porto di Taranto, la Stella Maris di Taranto-Apostolato del mare giovedi scorso si è recata a visitare la nave “Maersk Roubaix” ferma da un mese per uno scalo tecnico al molo polisettoriale.
Alla conclusione della visita, alla richiesta dei volontari di ciò di cui avessero particolarmente bisogno, i membri dell’equipaggio (composto da marittimi indiani ucraini sudafricani, rumeni e filippini, tra cui una ragazza) hanno manifestato il desiderio di mangiare la pizza italiana.
Era una richiesta inconsueta per la Stella Maris, ma dietro questa domanda sì intravedeva l’umanità di questi uomini e donne, isolati su una nave da troppo tempo per motivi di lavoro in un lavoro che gli porta lontano da tutti affetti più cari, dalla famiglia, dal proprio Paese, dal proprio ambiente amicale.
I marittimi hanno aggiunto che si trattava anche di una opportunità di conoscere la cultura anche dal punto di vista culinario del nostro paese, l’ Italia e di Taranto attraverso il piatto più conosciuto al mondo.
Così il giorno dopo, all’orario di pranzo, i volontari e la presidente della Stella Maris, Marisa Metrangolo, hanno portato a bordo ben 25 pizze ai vari gusti, fatte preparare dalla pizzeria “Mo Mo”. Immaginabili le manifestazioni di gioia alla vista dei cartoni con le prelibatezze, con i più vivi ringraziamenti del comandante e dello chef di bordo a nome di tutti dell’equipaggio.
Consegnando a ciascuno, tra le altre cose, anche le immaginette di Gesù che abbraccia i marittimi recanti la preghiera del Padre nostro in inglese, i volontari hanno chiesto se desiderassero recitare insieme il “Padre Dio”. Tutti (cattolici, ortodossi, protestanti e buddisti) hanno immediatamente accettato, unendosi in una preghiera interreligiosa. “È stato un bellissimo momento – ha commentato Marisa Metrangolo – che tutti porteranno nel cuore, nel vivo ricordo di Taranto, del suo porto e delle sue tradizioni.
In segno di ringraziamento, il comandante della nave ha donato della pasta da destinare ai più bisognosi che noi abbiamo a nostra volta consegnato al centro di carità “Madonna della Pace” di don Massimo Caramia”.
Redazione Corriere di Puglia e Lucania