di Matteo Notarangelo*
Una città del Sud, Monte Sant’Angelo in provincia di Foggia, si mobilita per arginare lo stigma di qualsiasi genere. L’hanno voluta città “omertosa”, ma da tempo mostra la sua civiltà alle comunità limitrofe e alle istituzioni dello Stato.
La nobile città, si dimena, intanto, tra Scilla (le istituzioni statali) e Cariddi (le istituzioni locali) per urlare la sua storia non raccontata di gente normale che studia, lavora, emigra come prima e paga le sue tasse, senza ricevere i servizi essenziali da uno Stato troppo distante.
La storia del ferreo controllo sociale e della negazione della crescita economica e civile si ripete. Le gente si pone la solita e semplice domanda: “Perché accade?”. Mal grado ciò, a Monte Sant’Angelo è in corso un risveglio politico. Dopo oltre un anno di incontri, gli ideatori del Movimento “La Rinascita Possibile”, il 5 febbraio, hanno presentato l’idea-progetto alla Città. L’incontro-dibattito è stato seguito da numerosi cittadini in presenza e in streaming.
Dai tanti interventi, è scaturita la vera storia politica, sociale e economica della Città. Da quanto enunciato, sembra manifesta la volontà, da parte del partito unico che amministra, di esaltare, amplificare e denunciare isolati atti di delinquenza locale per edificare un’ idea di città che non c’è. Per tanti cittadini, lo stigma impresso sui corpi e sui vissuti di tante persone ha altri scopi: costruire consenso politico a favore di un gruppo dominante autistico e occultare i colposi ritardi di chi ha “lasciato fare”, di chi ha permesso il declino e il degrado della città dell’Arcangelo Michele.
I cittadini e il “Patto Civico”
All’oblio della millenaria storia materiale e religiosa di Monte Sant’Angelo, moltissimi cittadini non ci stanno e hanno avviato tante riflessioni per far cadere il velo che nasconde la vera storia di una città, abusata e stuprata da gente che, all’ombra del perbenismo politico, ha reso la città invivibile.
Il patto civico stretto tra i cittadini della città dell’Arcangelo è un importante segno di maturità della sua gente, che si richiama al giusnaturalismo per costruire la “città aperta”. Rifiutando il riduttivismo amministrativo del partito unico che governa la Città, i cittadini e gli aderenti al Movimento hanno tracciato la via comunitaria della città che verrà sulla nuova “Carta Civica”, che garantisca la certezza del diritto e rifiuti il “familismo amorale”, imperante in questo luogo amministrativo da diversi anni.
I costituenti del “Patto Civico” parlano in modo chiaro. Per loro, questo non è il tempo della paura. Chiunque amministri non può utilizzare il potere delle istituzioni per strutturare privilegi e discriminazioni. È questa l’idea cardine non solo del Movimento “La Rinascita possibile” della città di Monte Sant’Angelo, ma della gente comune. Adesso vogliono pianificare e disegnare con i cittadini la città aperta del futuro.
Dopo la brutta esperienza dell’amministrazione del partito unico, dicono senza alcuna remora: “Mai più un’amministrazione distaccata dai bisogni della gente e chiusa al dialogo con tutti i suoi cittadini. Mai più politici orwelliani che impongono balzelli per non far dialogare i cittadini e patrocini e prebende per gli amici, che vivono all’ombra del sottobosco amministrativo”.
I tanti cittadini lo ripetono ovunque: fare uscire la Città dal Medioevo voluto, costruito e difeso da un ristretto gruppo politico, che non rinuncia a servirsi del potere istituzionale, è, e resta, un imperativo categorico di tutti, compreso dei tanti Montanari sparsi nel mondo.
È la storia che lo chiede. Sono gli antenati della gente di questa nobile città che lo vuole. Per loro, la città va trascinata nella modernità, nella bellezza, nella ricchezza, puntando sulla qualità della vita e sul vivere bene, rendendo vivibili e accoglienti tutti i luoghi pubblici, patrimonio dell’Umanità.
Gli intendi della” Carta Civica”
L’impegno assunto con il “Patto Civico” La Rinascita Possibile è:
- estendere e garantire i diritti a ogni cittadino per contenere ed eliminare i privilegi di pochi;
- leggere i bisogni della gente e del territorio;
- capire le trasformazioni in atto, pianificare una reale visione socio-economica della città per interpretare le dinamiche del mercato;
- fuoriuscire dal Medioevo politico, burocratico ed economico imposto dall’attuale retriva amministrazione;
- tutelare il patrimonio immobiliare dei cittadini con interventi di crescita demografica;
- individuare, pianificare e favorire azioni di sviluppo occupazionale;
- incoraggiare e tutelare l’imprenditoria locale, aperta al libero mercato;
- affidare i servizi della città alle imprese locali, oggi tutti gestiti da imprese esterne;
- annientare le “illegalità” e i possibili ritardi biblici della pubblica amministrazione locale.
Nei prossimi giorni, sono stati programmati incontri tematici, per discutere del programma, al fine di rompere la solitudine della città, l’isolamento e il baratro in cui è stata volutamente lasciata.
I prossimi incontri
L’impegno assunto e condiviso è:
- fermare il declino, l’abbandono e l’arretratezza amministrativa, sociale, economica e relazionale;
- bloccare la forte crisi demografica con interventi occupazionali;
- modernizzare la burocrazia comunale;
- avviare la lotta allo stigma della città, rafforzato dagli attuali “amministratori”;
- attivare tutte le ragioni e le possibilità per determinare la crescita collettiva;
- estendere i diritti a tutti i cittadini, oggi riservati a pochissimi intimi;
- avviare un veritiero e necessario confronto con tutte le istituzioni;
- aprire un serio confronto-studio per conoscere e storicizzare le vere ragioni “politiche” dello scioglimento del Consiglio comunale, democraticamente eletto;
- dotare la città dei servizi sociosanitari previsti dai livelli essenziali assistenziali e ceduti per altri scopi;
- valorizzare la storia religiosa millenaria della Città, favorendo ogni iniziativa per accogliere i pellegrini e i turismi;
- collaborare con la città di Manfredonia per progettare e far crescere il turismo da crociera.
La notte, voluta da pochi individui, sta per cedere il passo al giorno atteso da tanti cittadini, che continuano a chiedere la certezza del diritto alle loro istituzioni.
La paura e il ricatto di chi esercita il potere non può annientare le libertà civiche e costituzionali.
Cittadini, in cammino, inizia un nuovo giorno per Monte Sant’Angelo.
*Sociologo e counselor professionale