Principale Arte, Cultura & Società Il Crowdfunding per i piccoli imprenditori dell’istituto “Japigia1-Verga”

Il Crowdfunding per i piccoli imprenditori dell’istituto “Japigia1-Verga”

La raccolta fondi per la realizzazione di un’aula multifunzionale esterna con apposito gazebo è nata da un’idea degli studenti dell’Istituto Comprensivo “Japigia1-Verga”. Pensato durante il corso svolto nel 2020 in associazione con l’European Crowdfunding Festival, il progetto nel 2021 acquisisce una forma totalmente rinnovata.

L’inizio di un giovane progetto di Crowdfunding

Il progetto nasce nel 2020 nell’Istituto Comprensivo “Japigia1-Verga”, con gli studenti di quinta elementare, passati nell’anno 2021 in prima media. Le lezioni, svolte on-line, sono state incentrate sulle tecniche della progettazione di una campagna di Crowdfunding. La partecipazione all’evento ha previsto una formazione di 10 ore rivolta a dieci ragazzi e tre docenti. Questa è stata poi incrementata da un lavoro individuale di circa 30 ore, che hanno permesso ai ragazzi di partecipare alla formazione con più consapevolezza grazie ai continui confronti e scambi di idee.

Gli argomenti trattati non erano mai stati affrontati né dagli studenti, né dai docenti. È stato quindi necessario apportare un’estensione maggiore del progetto – rispetto alle 10 ore definite inizialmente – grazie al supporto di School Raising, l’associazione che ha seguito il progetto. “Anche con l’aiuto della Dottoressa Porro il nostro coinvolgimento ha riguardato molte più ore di quelle previste, e ha permesso una crescita globale e condivisa da parte dei docenti e degli alunni” – afferma la professoressa Oriana Laricchia.

Una formazione essenziale e coinvolgente

I ragazzi sono stati formati in una maniera tale da comprendere davvero l’importanza dei finanziamenti dal basso. L’esperienza non li ha resi semplici fruitori del risultato, bensì hanno avuto un ruolo proattivo nello sviluppo della campagna di Crowdfunding. L’entusiasmo dei ragazzi sul progetto – stimolato e sostenuto dall’azione dei docenti – è stato di considerevole importanza, infatti la docente Laricchia racconta: “Gli studenti sono stati esplosivi nell’esposizione delle idee. Si è innescata quasi una gara tra di loro per proporre soluzioni ed inventare mezzi per poter accattivare l’attenzione dei donatori”.

“Nel momento in cui mi è stato proposto di dare una mano al progetto ho accettato volentieri. Ho vissuto una bella esperienza con i ragazzi della mia classe che si sono dilettati nella creazione di video, di disegni e di spot pubblicitari” conferma il professor Giuseppe Salamida.

L’evoluzione del progetto di crowdfunding

Dopo la prima fase, si è avuta un’evoluzione in quello che è diventato un progetto d’istituto. L’intera scuola è stata coinvolta nella partecipazione e nel raggiungimento degli obiettivi, a partire dal corpo docente fino ai singoli ragazzi, grazie alla diffusione comunicativa all’interno dell’istituto.

Il progetto è riuscito a svilupparsi nonostante l’emergenza epidemiologica, grazie anche al continuo contatto on line che i docenti hanno mantenuto con gli studenti. In questo percorso i docenti hanno imparato insegnando, diventando quasi loro stessi studenti nell’apprendimento di una realtà ancora estranea di cui hanno potuto conoscere molteplici aspetti.

In questo contesto la professoressa Alessandra Moro afferma: “La cosa che mi ha colpita è stato il senso di appartenenza che i ragazzi sentono, tanto che tutto l’istituto adesso ha aderito a questo progetto. Io ho appreso tutto dai ragazzi: sono stati loro a spiegarmi le fasi del progetto, la partecipazione al festival e i concetti principali del crowdfunding.”

Criticità da migliorare

La professoressa Angela Maria Rutigliano spiega: “Durante la presentazione del progetto son venute fuori tante idee, tra cui la costruzione di salvadanai per far capire anche alle famiglie l’importanza del progetto e del lavoro svolto dai loro stessi ragazzi”. Questi salvadanai sono stati posti in tutte le classi della scuola per incentivare ogni studente a fare la propria parte con una piccola donazione, raggiungendo ben 500 euro.

Nel periodo natalizio, prevedendo una maggiore raccolta di denaro, si è pensato di disporre alcuni dei salvadanai – con una spiegazione scritta da parte dei ragazzi – anche all’interno di negozi, saloni di parrucchieri e supermercati. La comunicazione è stata fatta a 360 gradi, ma nonostante ciò non si è riusciti ad ottenere l’attenzione della società. In secondo luogo, ci si aspettava un maggiore coinvolgimento all’interno del progetto da parte della piattaforma che aveva scelto questo istituto.

Il Crowdfunding ottiene un ruolo rilevante

“Il progetto è stato inserito nell’unità didattica d’apprendimento di educazione civica all’interno delle nostre lezioni” – dichiara la professoressa Moro. Lo strumento del crowdfunding inizia ad essere visualizzato come una vera e propria disciplina, e ciò presenta un grande traguardo. La consapevolezza di dover conoscere ed apprendere l’importanza di questo mezzo delinea un nuovo percorso formalmente riconosciuto dalla società.

L’esperienza prevede di essere portata avanti con nuove lezioni e progetti. Inoltre è prevista una collaborazione dei ragazzi nell’European Crowdfunding Festival 3.0, in cui avranno diretta voce in capitolo sulle impressioni avute riguardo a questa realtà che li ha visti protagonisti in prima persona.

Se vuoi far parte del sogno dei bambini della scuola Japigia, sostieni anche tu la campagna di raccolta fondi per realizzare il loro progetto.

Visita la piattaforma Rete del dono, e dona anche tu una possibilità!

Redazione Corriere Nazionale

Redazione Corriere di Puglia e Lucania

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