Diversi politici e diversi giornalisti, dovrebbero fare un bel corso di recitazione prima di partecipare a certe trasmissioni televisive.
E’ divertente e triste ad un tempo costatare, infatti, come non riescano a dissimulare il loro imbarazzo, quando devono giustificare il mantenimento delle gravi discriminazioni ai danni di una parte della popolazione.
Se vi riesce osservate, ad esempio, il giornalista Tommaso Labate, ospite della trasmissione condotta da Nicola Porro. Non sta in sé, spalanca gli occhi, si muove in continuazione, nel tentativo maldestro di dissimulare l’imbarazzo, mentre parlano, e dicono cose vere, Daniele Capezzone e Tommaso Cerno.
Nell’impossibilità di confutare quanto ascoltava, se n’è uscito dicendo che le restrizioni, le discriminazioni, sono legge. Al che, Cerno ha replicato: “Una legge folle!”. In imbarazzo, ma lui in verità sembra esserlo sempre, il politico Francesco Boccia, ospite della trasmissione condotta da Giovanni Floris.
Per giustificarle, le schifose discriminazioni, ha detto che essere prudenti non costa nulla. A lui, ovviamente non costa nulla, e a chi non è stato discriminato. Costa a chi ha subito discriminazioni, e costa ai commercianti e alle aziende che sono state costrette a privarsi di lavoratori esperti.
Renato Pierri
foto accademiamediterraneacinema.com