Principale Attualità La Fondazione Gimbe analizza il calo del Covid

La Fondazione Gimbe analizza il calo del Covid

Gimbe: “I nuovi casi Covid registrano una netta flessione per la terza settimana consecutiva”-

Nell’intervallo di tempo dal 9 al 15 febbraio scendono ancora i ricoveri in area medica (-14,9%) e in terapia intensiva (-18,7%).

Finalmente in calo anche i decessi (-16%).Questi i dati principali dell’ultimo rapporto pubblicato dalla Fondazione-

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AGI – Nell’ultima settimana si assiste a una netta flessione dei nuovi casi (-32,3%), ma c’è un netto calo dei tamponi del 27,8%. Scendono ancora i ricoveri in area medica (-14,9%) e in terapia intensiva (-18,7%), finalmente in calo anche i decessi (-16%). Lo rivela il rapporto della fondazione Gimbe relativo alla settimana che va dal 9 al 15 febbraio.

Per quanto riguarda i nuovi vaccinati: non fa presa la stretta sui lavoratori, over 50 a -43,8% negli ultimi 7 giorni.Scendono anche le vaccinazioni in fascia 5-11 (-41,7%). Per Gimbe occorre ora disegnare le strategie per ridurre l’impatto di nuove ondate dopo l’estate.

Il monitoraggio della fondazione Gimbe rileva quindi una riduzione dei nuovi casi (-209 mila). Il numero di province con incidenza superiore ai 1.000 casi per 100.000 abitanti scende da 70 a 14. Calano i ricoveri in terapia intensiva (-257), in area medica (-2.735) e, finalmente, anche i decessi (-16%). L’85,3% della popolazione ha ricevuto almeno una dose di vaccino e l’82,4% ha completato il ciclo vaccinale.

Sono 5,1 milioni le persone senza nemmeno una dose vaccinabili subito e 2 milioni di guariti che lo saranno nei prossimi 6 mesi. Il tasso di copertura delle terze dosi e’ all’85,7% con nette differenze regionali. Per Gimbe, “la consapevolezza della stagionalità del virus impone un’adeguata programmazione durante la tregua dei prossimi mesi per evitare nuovi picchi di ricoveri e decessi nella prossima stagione invernale, tenendo anche conto che con la fine dello stato di emergenza la gestione della campagna vaccinale passerà in mano alle regioni”.

In dettaglio si rileva una diminuzione di nuovi casi (439.707 vs 649.345) e decessi (2.172 vs 2.587); in calo anche i casi attualmente positivi (1.550.410 vs 1.927.800), le persone in isolamento domiciliare (1.533.689 vs 1.908.087), i ricoveri con sintomi (15.602 vs 18.337) e le terapie intensive (1.119 vs 1.376).

Specificatamente:

  • Decessi: 2.172 (-16%), di cui 184 riferiti a periodi precedenti
  • Terapia intensiva: -257 (-18,7%)
  • Ricoverati con sintomi: -2.735 (-14,9%)
  • Isolamento domiciliare: -374.398 (-19,6%)
  • Nuovi casi: 439.707 (-32,3%)
  • Casi attualmente positivi: -377.390 (-19,6%)

“I nuovi casi settimanali – dichiara Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione Gimbre – registrano per la terza settimana consecutiva una netta flessione: sono circa 440 mila con una riduzione del 32,3% rispetto alla settimana precedente e una media mobile a 7 giorni che scende da 87.384 casi del 9 febbraio a 62.815 il 15 febbraio (-28,1%). Un crollo imputabile sia al netto calo dei tamponi, sia alla ridotta circolazione virale che rimane ancora elevata, come documenta la sostanziale stabilita’ del tasso di positivita’ dei tamponi antigenici rapidi”.

Nella settimana 9-15 febbraio, a eccezione della Sardegna, in tutte le Regioni si rileva una riduzione percentuale dei nuovi casi: dal -2,3% del Molise al -47,9% della Valle d’Aosta. Scendono da 70 a 14 le Province con incidenza superiore ai 1.000 casi per 100.000 abitanti: Oristano (1.409), Macerata (1.299), Siracusa (1.234), Fermo (1.209), Ascoli Piceno (1.199), Reggio di Calabria (1.176), Bolzano (1.147), Messina (1.115), Lecce (1.108), Sud Sardegna (1.098), Cagliari (1.092), Rieti (1.044), Ancona (1.035) e Ragusa (1.001).

Si registra un netto calo del numero dei tamponi totali (-27,8%): da 5.690.533 della settimana 2-8 febbraio a 4.108.946 della settimana 9-15 febbraio 2022. In particolare, i tamponi rapidi si sono ridotti del 30,9% (-1.374.828) e quelli molecolari del 16,7% (-206.759). La media mobile a 7 giorni del tasso di positività dei tamponi molecolari si riduce (dal 16,7% al 12,4%), mentre per gli antigenici rapidi rimane stabile (dal 9,9% al 10,1%).

“Scende nell’ultima settimana anche la pressione sugli ospedali – afferma Renata Gili, responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari della Fondazione Gimbe – dove i posti letto occupati da pazienti Covid diminuiscono sia in area medica (-14,9%) che in terapia intensiva (-18,7%)”. In particolare, in area critica, dove la discesa e’ iniziata gia’ da un mese, si passa da 1.717 del 17 gennaio a 1.119 del 15 febbraio; in area medica, invece, l’occupazione scende da 19.913 del 31 gennaio a 15.602 del 15 febbraio.

Al 15 febbraio il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti Covid è del 23,8% in area medica e dell’11,6% in area critica. Tutte le Regioni superano la soglia del 15% in area medica; a eccezione di Basilicata, Campania, Lombardia, Provincia Autonoma di Bolzano, Umbria e Veneto, tutte vanno oltre la soglia del 10% in area critica.

“Si conferma un ulteriore calo degli ingressi giornalieri in terapia intensiva – puntualizza Marco Mosti, Direttore Operativo della Fondazione Gimbe – la cui media mobile a 7 giorni scende a 80 ingressi/die rispetto ai 99 della settimana precedente”. Diminuiscono i decessi: 2.172 negli ultimi 7 giorni (di cui 184 riferiti a periodi precedenti), con una media di 310 al giorno rispetto ai 370 della settimana precedente.

 

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