Con lo scopo di soddisfare le esigenze della collettività, il crowdfunding rappresenta da ben 6 anni un valore aggiunto all’interno della pubblica amministrazione.
di Francesca Leoci
Durante una live Facebook su PA Social, Rosa Porro – crowdfunder presso l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro – parla del valore aggiunto del crowdfunding nella pubblica amministrazione. Negli ultimi 6 anni esso intraprende un percorso evolutivo approcciando con enti istituzionali che sostengono e gestiscono le campagne di raccolta fondi con determinati standard.
Sogni che diventano realtà
Al giorno d’oggi entrare nel mondo imprenditoriale rappresenta, soprattutto per i giovani, una grande difficoltà. La mancanza di risorse finanziarie ormai viene difficilmente supportata dalle banche, le quali non possono più assicurare un sostegno economico.
È in questo contesto che il crowdfunding gioca un ruolo essenziale, coinvolgendo i soggetti sensibili al tema invogliandoli ad aderire e sostenere il progetto. Il crowdfunding è definito uno strumento democratico e meritocratico che permette al promotore di raccogliere una somma di denaro utile a realizzare la propria iniziativa; questo avviene rivolgendosi ai canali tradizionali senza dover offrire garanzie reali.
Il creator si serve di quelle piattaforme che si occupano di accogliere e dare visibilità ai progetti (di natura sociale ed imprenditoriale). Sono il mezzo attraverso cui i neo-imprenditori riescono ad accattivare una community, ma anche aziende ed enti, scuole ed istituzioni.
Il Crowdfunding civico
I dati di Starteed rilevano, dal 2015 al 2020, un incremento del 38% del Crowdfunding Donation & Reward, secondo cui – sulla base dell’importo investito nella campagna che si sostiene – il donatore riceve una ricompensa che coincide con un prodotto o un servizio.
Il rapporto fra il mondo no-profit e la pubblica amministrazione si evolve. Nasce la definizione di “Crowdfunding Civico”, secondo cui le campagne di raccolta fondi si avvalgono del sostegno degli attori del territorio per progetti a livello sociale, col fine di soddisfare le esigenze della collettività.
In questo contesto, la pubblica amministrazione assume un ruolo decisionale: sceglie quanto e come intervenire nel finanziamento e nella regolazione della campagna di crowdfunding. Attraverso un bando, i partecipanti vengono invitati a presentare il proprio progetto sulla base dei parametri stabiliti.
Vantaggi del Crowdfunding civico
Il crowdfunding civico si pone specifici obiettivi a cui si correlano determinati vantaggi ottenibili. I fondi raccolti vengono destinati ai progetti candidati pubblicamente in maniera democratica e trasparente.
È possibile misurare effettivamente l’impatto sociale di questi progetti sul territorio, proprio quelli che si sono aggiudicati il gradimento dei cittadini.
Gli enti, come l’Università, si occupano in questo modo di divulgare la ricerca scientifica. Con un linguaggio semplice e consono, essi diffondono nozioni scientifiche ed innovative in maniera tale che esse diventino di dominio pubblico.