Principale Ambiente, Natura & Salute Taranto – La morte dei pini e la morte della ragione

Taranto – La morte dei pini e la morte della ragione

Riceviamo e pubblichiamo nota pervenuta dall’Osservatorio Verde Urbano di Palagiano (Taranto) –

“I 13 magnifici pini che adornavano via per Torre S. Domenico non ci sono più. Non svetta più la loro bellezza, sono stati schiantati e abbattuti il loro profumo, la loro ombra… Sono state chiuse in fretta in due giorni, in modo traumatico e folle, 13 meravigliose “fabbriche”  che assorbivano smog, lo trasformavano in ossigeno e davano ospitalità a una variegata (e adesso dispersa, se non distrutta) comunità avifaunistica.

Nonostante il nostro impegno attivo, motivato, documentato, paziente, rispettoso, qualificato, portato avanti per 15 mesi, senza alcuna implicazione politica o elettorale (checché ne pensi il sindaco di questo paese!), ma solo con l’intento di un impegno di cittadinanza attiva, i pini sono stati fatti a pezzi, uccisi, trasformati in legna per i camini. Via per Torre S. Domenico a Palagiano è finalmente stata “liberata”.

Il nostro ripetuto e documentato invito a riqualificare sì quell’area, ma salvaguardando il prezioso verde esistente, supportato da studio serio e da proposte operative formulate da esperti, è rimasto inascoltato ed è stato umiliato e deriso con spaventosa arroganza.

No, non è mai stato attacco politico il nostro, ma voglia (illusione?) di credere che un paese lo si rende migliore insieme, lavorando con, e invece chi ci amministra non ha ascoltato davvero una sillaba dei buoni consigli altrui e ha preferito andare avanti come un treno senza controllo, coltivando l’atteggiamento del “contro” a prescindere. Piuttosto questa vicenda adesso viene usata come arma elettorale proprio da chi, chiuso ad ogni forma di dialogo e prigioniero di carte piene di contraddizioni, spende ora quel progetto di strana e discutibile “rigenerazione” come biglietto da visita per le prossime amministrative.

Le scelte dell’amministrazione, chiuse a qualsiasi suggerimento (che per nessun altro motivo avevamo formulato se non con lo spirito di correggere un progetto profondamente sbagliato) saranno valutate (forse solo dopo le prossime elezioni) dai cittadini. Ma emergeranno tutti gli errori di questa progettazione, portata avanti calpestando non solo la dignità di un gruppo di cittadini responsabili che hanno lottato per difendere quel verde, ma anche le oltre 500 persone che hanno sottoscritto una petizione di cui un’amministrazione nata per stare “tra la gente” non ha voluto tenere alcun conto.

No, a noi come Osservatorio non ha mai interessato la competizione elettorale. A noi interessa adesso semplicemente constatare che in questa storia il sindaco non è stato all’altezza del suo compito, non è stato prudente, non è stato lineare, non è stato collaborativo, non è stato capace di ascolto e di mediazione. E questa amara constatazione la facciamo con grande rispetto, ma pure con grande sofferenza, convinti che un Sindaco debba avere la capacità di mettersi in discussione e di posizionarsi realmente accanto alla gente comune più che in segrete stanze per pochi intimi.

Per parte nostra, continueremo a lavorare per una Palagiano che rispetti, curi ed incrementi il poco verde che possediamo.

Non abbiamo perso noi. Ha perso un intero paese. Ha perso il buonsenso. Sì abbiamo perso noi, a credere che un paese fosse un bene comune e non proprietà di qualcuno.  Ma in realtà ha perso chi non ha accettato il dialogo e il confronto. E non siamo certamente noi.”

  1. L’Osservatorio

 

Rosanna PETTORUTO                                    Nicola SCALIGINA                                           Gloria NAPOLI

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