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Costanza di Svevia. Ritorno da Regina di Chiara Curione – Recensione

“Costanza di Svevia. Il ritorno da regina ”di Chiara Curione Edizioni Tripla E, 2020. In copertina: Costanza di Sicilia , Antonio de Holanda ( 1530 -1534 ), British Library, archivi digitali

Costanza di Svevia. Ritorno da Regina di Chiara Curione – Recensione

di Claudia Babudri

“Ora sì che conosciamo quanto dolce fosse il governo tuo, posto in confronto dell’amarezza presente […] in preda a gente straniera!”. Ricordando il regno di Federico II, il cronista Saba Malaspina constatava l’amarezza del governo angioino dell’ambizioso Carlo I, titolare delle contee di Provenza e d’Angiò, re di Sicilia, paladino del Papa, alleato commerciale di Firenze in nome dei vantaggi economici e facilitazioni doganali nel Mediterraneo. In Sicilia i discendenti degli Svevi avevano cercato invano di combatterne la forza: prima Manfredi, capo dei ghibellini antipapali e poi Corradino, nipote di Federico II, morirono nel tentativo.  Ormai incontrastati, gli angioini concessero grandi poteri ai baroni, tassando pesantemente la popolazione del Mezzogiorno soggetta a continue angherie. In seguito allo spostamento della capitale del Regno da Palermo a Napoli, il malcontento esplose specialmente in Sicilia dove molti isolani riconobbero il proprio sovrano in Pietro III d’Aragona, sposo di Costanza, figlia di re Manfredi, nipote di Federico II. Costanza di Sicilia, forte dell’appoggio del marito, tentò di riprendere i territori paterni combattendo una guerra ventennale conclusasi a Caltabellotta nel 1302. È a questa donna straordinaria che Chiara Curione ha dedicato il suo avvincente romanzo storico, “Costanza di Svevia. Il ritorno da regina”, Edizioni Tripla E (2020).  Il romanzo si apre con Vespri Siciliani, episodio lungamente d narrato dalle fonti storiche, alle quali l’autrice rivolge sempre grandissima attenzione, confermando quella spiccata sensibilità e cura documentaria già riscontrata nel romanzo ” Il tramonto delle aquile” sulle vicende di Manfredi e degli ultimi svevi. L’autrice dimostra una costante attenzione nei confronti della sfera umana e psicologica dei suoi personaggi in particolare femminili.  Costanza è in primis una donna che lotta per i suoi ideali e la sua famiglia. Intelligente e saggia, animata da gioie e dolori, preoccupata per l’amato marito spesso lontano a causa della guerra, per la sorte e l’educazione dei figli e del suo regno, fa fronte alle avversità, riuscendo a sollevare il carico del mondo come l’Atlante della mitologia. Diverso è l’animo di Macalda, sua nemesi. Questa figura posta tra la storia e il mito, figlia di Giovanni Scaletta, divenne baronessa per matrimonio, sposandosi in seconde nozze con il Gran Giustiziere Alaimo da Lentini. Spregiudicata e irrispettosa, desiderosa di far colpo su Pietro d’Aragona, è un’amazzone ruvida, sensuale e accattivante. Con la rabbia tipica di chi si è dovuto far largo con le unghie e con i denti nel mondo, nutre rancore e gelosia nei confronti di Costanza su un piano sia sociale che psicologico. Diversa è l’immaginaria Imelda, ispirata alla dotta Trotula, donna estremamente moderna, desiderosa di emancipazione personale al di là di un matrimonio non voluto.  Costanza di Sicilia. Il ritorno da regina” non è solo godibile lettura ma anche spunto di reale approfondimento storico, frutto di una dettagliatissima ricerca documentaria che include le  Cronache catalane del secolo XIII e XIV vergate dai dotti  Muntaner e Desclot. Fonte preziosa di ricerca e di ispirazione, è utile per approfondire alcuni personaggi citati dalla Curione: il messaggero catalano Domenico Figuera o il siniscalco del re d’Inghilterra che avvisa Pietro a Bordeaux del tranello di Carlo d’Angiò.  “Costanza di Sicilia. Il ritorno da regina” è un romanzo che riesce a trascinare letteralmente il lettore nella vicenda, appassionandolo, coinvolgendolo nell’ atmosfera di quei tempi passati resi vivi e vividi dall’abile penna di Chiara Curione.

“Costanza di Svevia. Il ritorno da regina ”di Chiara Curione
Edizioni Tripla E, 2020.
In copertina: Costanza di Sicilia , Antonio de Holanda ( 1530 -1534 ),
British Library, archivi digitali

Sinossi:

Intrighi e tradimenti, guerre civili, lotte per la conquista del regno di Sicilia e di Puglia, nel romanzo di Costanza di Svevia. In questo quadro dei Vespri Siciliani, la regina Costanza, moglie di Pietro d’Aragona, rivendica il trono di suo padre facendo emergere la forza, la tenacia e la capacità di tenere gli equilibri in un posto dove tutto scoppia facilmente come in una polveriera. Accanto a lei risaltano due figure femminili: la baronessa Macalda sua rivale anche in amore e Imelda, donna medico, una delle poche donne formate alla Scuola Medica Salernitana e vista con sospetto per le sue doti e la voglia di indipendenza. I personaggi maschili, mossi dal desiderio di potere, sono forti e astuti, a volte mostrano debolezza, ma emerge in loro sempre il lato umano facendone nel bene e nel male uomini degni d’onore. Una storia controversa che tocca direttamente e indirettamente tutta l’Europa, in Sicilia dove tutti bramano il potere di una zona strategica che era ed è di fondamentale importanza politica.

Dettagli

Autore:Chiara Curione
Editore:EEE – Edizioni Tripla E
Anno edizione: 2020
In commercio dal: 1 gennaio 2020
Pagine: 296 p., Brossura
EAN: 9788855391078

Redazione Corriere di Puglia e Lucania 

Corriere Nazionale

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