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Giovanni Mercadante
Roberto Menia con Carlo Moramarco
Il 30 marzo 2022 ad Altamura presentazione del suo libro “10 febbraio, dalle foibe all’esodo”.
L’ex parlamentare Roberto Menia, padre della legge 92 del 30 marzo 2004 ha fatto visita nei giorni scorsi all’ex Campo profughi n. 65 di Altamura su invito dell’Associazione Cultura&Identità.
Lo hanno accompagnato Carlo Moramarco, referente territoriale della predetta Associazione ed altri amici tra cui Fabrizio Tatarella, vice Presidente della Fondazione Tatarella, Giuseppe Zuccaro studioso e Nino Divella.
La legge voluta e istituita su proposta di Roberto Menia nel 2004 è tesa a ricordare i martiri delle foibe e degli esuli istriani, fiumani e dalmati di tante famiglie e giovani che giunsero sulle sponde pugliesi negli anni Cinquanta; intercettati dalla polizia di frontiera venivano dirottati nel campo di raccolta di Altamura; stessa sorte capitò dopo una decina d’anni ad altri italiani cacciati dalla Libia dal Col. Gheddafi che aveva usurpato il potere al re di allora; ci fu esodo massiccio che coinvolse molti nostri connazionali provenienti dall’Africa settentrionale (Alessandria d’Egitto, Tripoli, Tunisi).
Tutto questo è una parte importante della storia del campo n. 65. Molti giovani di allora si inserirono nel tessuto sociale del territorio contraendo matrimoni.
Da sinistra: Giuseppe Zuccaro, Nino Divella, Roberto Menia, Fabrizio Tatarella, Carlo Moramarco
Lo scrivente ha tessuto ampie pagine di storia in due pubblicazioni:
-“Altamura La Regina della Murgia”/Giovanni Mercadante/Schena Ed./Fasano/1987;
-e “Altamura e la Caserma del 31. Rgt. Carri”/Giovanni Mercadante/Schena Ed./Fasano/2000; pagine corredate di immagini di come era il campo nel 1980 con numerose baracche in buono stato di conservazione, oggi purtroppo ne restano solo alcune e dirute; nonché di foto e disegni di come era il campo di prigionia nel 1942-45
Una quota dell’area era di proprietà della nota famiglia altamurana Loiudice; il demanio lo acquistò nel 1940 per realizzare due campi militari (Caserma e campo di prigionia). Tutto documentato nel secondo libro. Il triestino Roberto Menia è legato al campo profughi da un filo di ricordi; la mamma insegnò presso la scuola elementare sita all’interno della struttura principale, ai piccoli esuli della Venezia Giulia e Dalmazia.
Foto dal libro “Altamura la Regina della Murgia”/Giovanni Mercadante/1987
L’ex parlamentare ha sollecitato l’Amministrazione comunale di Altamura a concedere l’autorizzazione all’installazione di una targa in memoria degli esuli da apporre all’ingresso del Campo, così’ come più volte richiesto da associazioni, consiglieri comunali e cittadini che hanno anche sottoscritto un’apposita petizione.
“Non ci può essere una storia raccontata solo in parte su un sito web Istituzionale, è necessario sensibilizzare ed ulteriormente rafforzare il senso del Ricordo, così come la Legge 92/2004 prevede.”
Per questo Roberto Menia tornerà ad Altamura per presentare il suo libro “10 febbraio. Dalle foibe all’esodo,” assicurando così il suo impegno personale affinché la storia degli esuli di Campo 65 di Altamura non cada nel dimenticatoio.