Emiliano stretto nella morsa della giustizia, non direttamente, si spera per lui, ma politicamente. Come riportano varie testate il Gip ha chiuso le indagini per l’Ospedale di Taranto.
Al centro del principio giuridico è il conflitto di interessi legato a un personaggio, nominato quale commissario di gara, per l’affidamento dei lavori per il grande ospedale San Cataldo di Taranto. Grande opera, grande preda per speculatori e illegalità.
Si tratta di Elio Sannicandro che, come commissario straordinario di Asset, è coordinatore del piano per Taranto che tra i compiti ha il monitoraggio delle opere pubbliche ivi compreso l’ospedale. La sua nomina quale commissario di gara suscita il sospetto della magistratura.
Appartiene allo stile di Emiliano che non tiene conto dei richiami alla convenienza, alla evidente contraddizione del ruolo di controllore, per cui la mancanza di istruttoria della nomina lea il tutto alla comune militanza politica. La ciliegina sulla torta.
A finire nei guai, perché in concorso è il capo di gabinetto della Regione Puglia Claudio Stefanazzi. L’accusa: Avrebbero redatto false attestazioni per la nomina della commissione di gara “con l’intento di avvantaggiare illecitamente una cordata di imprenditori interessati all’aggiudicazione dell’appalto dei lavori di realizzazione del nuovo ospedale San Cataldo di Taranto”.
Forza Italia, in un comunicato stampa si dichiara garantista, ma la situazione oramai è insostenibile. Le ultime notizie che arrivano dalla stampa. Sull’inchiesta della procura che riguarda Elio sannicandro e Claudio stefanazzi, sul presunto appalto truccato per l’ospedale di Taranto, richiedono un segnale di emiliano che possa ristabilire la serenità delle istituzioni Questo è quanto affermano il commissario regionale di Forza Italia e deputato Mario Dattis il vice commissario vicario il senatore Dario Damiani.”. Insomma, per Forza Italia è giunto il momento in cui Emiliano dia un segnale.
Per chi fa cronaca è fatto dovuto fare riferimento alle continue battaglie fatte dal consigliere Gianni Liviano nella vecchia consiliatura nei confronti di Emiliano.
Qui potete leggere del consigliere Liviano il motivo della sua rinuncia a ricandidarsi «Con Emiliano nani e signorsì»
