Accompagnati dal console onorario a Cagliari e dal deputato Ugo Cappellacci, i bambini sono partiti con due pullman dal confine con la Polonia. Provengono da case famiglie del Donbass.
AGI Sono arrivati nel porto di Livorno nel pomeriggio e stanotte saliranno sul traghetto che li porterà in Sardegna: 48 bambini e bambine ucraini, provenienti da alcune case famiglia del Donbass, sono accompagnati dal console d’Ucraina nell’isola, Anthony Grande, e il deputato di Forza Italia, Ugo Cappellacci, in qualità di presidente della sezione Ucraina dell’intergruppo parlamentare. La missione umanitaria era partita giovedì scorso da Cagliari: i due pullman, messi a disposizione da alcuni privati, coi bambini a bordo, prelevati al confine con la Polonia, sbarcheranno domani a Olbia e a fine mattinata sono attesi nel capoluogo sardo.
La notte in traghetto
“Siamo riusciti a portare con noi 48 bambini e 10 accompagnatori. Adesso siamo a Livorno”, conferma il console, “in attesa di prendere il traghetto per ritornare in Sardegna”.
“I bambini sono con noi e stanno giocando, sono passati dalle lacrime alla gioia“, racconta Grande all’AGI. “Il più piccolo ha un anno e il più grande ne ha diciassette. Ci hanno raggiunti al confine e provengono da Doneck, in Donbass, dove si combatteva e, tra l’altro, sono passati anche da Kharkov, proprio quando gli aerei stavano bombardando”.
Il programma iniziale della missione era salvare bambini degli orfanotrofi del Donbass, ma una volta arrivati sul posto, a causa di alcuni problemi, il console si è reso conto che non sarebbe stato possibile. Grande, però, spiega che è in attesa di nuove istruzioni da parte del ministero sul da farsi, per poter ripartire di nuovo a breve.
“Come consolato di Ucraina a Cagliari abbiamo presentato una richiesta per chiedere che ci fossero affidati circa 200 bambini”, ricorda il console.. Purtroppo, ci sono state grandi difficoltà. Della mia prima lista, composta da 96 persone, alla fine si sono presentati in 58″.
Appena arriveranno a Cagliari, i bambini e i loro accompagnatori saranno ospitati in una struttura alberghiera nel Cagliaritano che, per ora, anche per ragioni di sicurezza, non è stata ufficializzata: “In queste ore”, assicura Grande, “stiamo verificando un locale idoneo per l’accoglienza.
Ho fatto richiesta alle autorità cittadine e, molto probabilmente, il sindaco di Cagliari metterà a disposizione una struttura, ma ne stiamo valutando anche un’altra.
Si è manifestata una grande solidarietà in Sardegna, e abbiamo ricevuto anche tante richieste di adozione, che però non potranno essere prese in considerazione perché questi bambini provengono da case famiglia e sono con le loro tutrici e i loro genitori adottivi”.