Principale Politica Diritti & Lavoro Taranto – Toma: ”Misure per affrontare la crisi”

Taranto – Toma: ”Misure per affrontare la crisi”

Toma: ”Misure per affrontare la crisi”

Il presidente di Confindustria Taranto sulla grave situazione economica attuale.

Quando si è di fronte ad una situazione di eccezionalità, la risposta non può che essere eccezionale”. Così Salvatore Toma, Presidente di Confindustria Taranto, commenta la situazione in cui versa l’economia italiana.

Guarda oltre, tuttavia, il ragionamento del vertice di via Dario Lupo sulla situazione attuale: occorre, dice, un dialogo sempre più stretto fra Governo, Regione, istituti di credito e imprese per capire quali possano essere le exit strategy più mirate per uscire dall’impasse in cui si trovano una molteplicità di aziende.

“Voglio ricordare che dallo scorso mese di gennaio – dichiara Toma – le aziende sono tornate a pagare le rate dei finanziamenti pur con un’emergenza ancora in corso e problemi ancora tutti da risolvere: oggi questa moratoria dovrebbe essere ulteriormente procrastinata, almeno al 30 giugno, perché come è evidente la situazione internazionale impone ulteriori provvedimenti emergenziali”.

La condizione di molti comparti si presentava già estremamente critica sia per l’impennata dei costi energetici sia, ancor prima, per l’aumento delle materie prime. Oggi queste problematiche vanno a complicare un più ampio scenario economico: le ripercussioni sui mercati, determinate dal conflitto in Ucraina, si registra infatti sia a livello di reperibilità di alcune materie prime sia di aumento indiscriminato dei prezzi.

A questo proposito, il Presidente Toma invoca provvedimenti immediati per il caro-carburante, sia intervenendo sull’eliminazione delle accise, sia facendo luce sulle speculazioni in atto, peraltro denunciate dallo stesso Ministro Cingolani. “Siamo di fronte ad una spirale speculativaperché non esisterebbe, come ha confermato il Ministro, una motivazione plausibile per l’aumento del prezzo dei carburanti – dichiara a questo proposito il Presidente Toma – ci aspettiamo interventi regolatori poderosi e immediati da parte del Governo: che sia un tetto massimo per i prezzi a livello europeo o che si tratti dell’adozione di strumenti fiscali ed economici, l’obiettivo è che producano effetti immediati. Non possiamo più tollerare che i nostri autotrasportatori siano costretti a incrociare le braccia e vedere progressivamente aumentare il loro debito, né che altre categorie produttive, e sono tantissime se pensiamo per esempio al settore agroalimentare – possano ritrovarsi con pesanti ripercussioni dovute alla convergenza di rincari su carburante, luce e gas e materie prime.

E’ caos, inoltre, come denunciato di recente dal Presidente Ance Taranto Fabio De Bartolomeo, anche nei cantieri edili, per l’impennata delle materie prime: “E su questo aspetto, come Sistema Taranto – prosegue Toma – non possiamo permetterci di abbassare la guardia, perché a rischio potrebbero essere tutti quegli investimenti previsti dal Contratto Istituzionale di Sviluppo e, guardando in prospettiva, le opere in programmazione per i Giochi del Mediterraneo”.

Non diversa la situazione del comparto agroalimentare. In questo comparto le difficoltà principali non sarebbero infatti tanto legate all’import-export quanto a fenomeni di speculazione e di incertezza dei mercati, al punto che a causa dei rincari molte aziende starebbero valutando di sospendere la loro attività. “Anche in questo caso – rileva il Presidente di Confindustria – al governo si chiedono strumenti con effetto immediato e alla Regione Puglia misure ad hoc come quelle già adottate in occasione dell’emergenza Covid”.

Il presidente di Confindustria Taranto fa infine una valutazione sulle stra­te­gie di po­li­ti­ca ener­ge­ti­ca che oggi, alla luce delle sanzioni russe e dei possibili effetti derivanti, impongono interventi di sburocratizzazione per rimettere in modo gli impianti di energia alternativa. “Ben venga la diversificazione del mix ener­ge­ti­co per diminuire la no­stra di­pen­den­za del gas rus­so, incentivando soprattutto le fon­ti rin­no­va­bi­li. Mai come adesso vorremmo che le soluzioni temporanee diventassero definitive”.

Redazione Corriere di Puglia e Lucania 

Corriere Nazionale

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