San Domenico, una terrazza rinnovata
Sarà pronta in prossimità della Settimana Santa, in vico Imperiale, la terrazza laterale realizzata dal lato della scuola Consiglio. I nuovi spazi sono stati ricavati dall’abbattimento dell’antiestetico muro di recinzione dell’istituto scolastico, innalzato a cavallo tra gli anni cinquanta-sessanta. La nuova realizzazione, dalla medesima larghezza del vicolo sottostante, sarà dotata di scalinata e rampa per disabili. L’intervento, primo esempio di reale rigenerazione urbana, di estrema semplicità, è parte di un’idea dell’arch. Augusto Ressa. Il progetto è stato redatto dalla Direzione Lavori pubblici del Comune, attraverso il progettista arch. Mimmo Netti, la direzione lavori dell’arch. Vincenzo Santini e del geom. Luigi Ferro.
Sono in corso di svolgimento anche i lavori alla facciata della trecentesca chiesa di San Domenico, che appare interamente coperta dalle impalcature. Il parroco della Città vecchia, don Emanuele Ferro, ha fortemente voluto quei lavori, che non si effettuavano da tempi immemorabili, per ridare ulteriore bellezza a quella chiesa così cara ai tarantini, ripristinando l’originale bicromia fra il giallo-oro del carparo e il bianco della pietra usata per gli elementi scultorei. L’intervento ha ricevuto il plauso dell’arcivescovo mons. Filippo Santoro, che nei giorni scorsi ha effettuato un sopralluogo.
Nulla si sa ancora della data di inaugurazione delle due opere, ma è possibile che si svolgano contemporaneamente e con una particolare solennità, così da farsi ricordare a lungo negli annali della cronaca cittadina.
Con la nuova amministrazione comunale, è possibile che si possa intervenire anche per la realizzazione di una nuova terrazza sul pendio, da realizzare affianco alla scalinata della chiesa, dove attualmente insiste un muro di recinzione.
Ora l’attesa dei confratelli e di quanti sono legati alle nostre tradizioni penitenziali è tutta rivolta a quell’angolo della Città vecchia, tornato così a nuova vita, dove nella notte di Giovedì Santo si affaccerà la Beata Vergine Addolorata per il mesto pellegrinaggio per le nostre strade le cui modalità di svolgimento, dopo l’autorizzazione dei nostri vescovi, sono ancora tutte da definire.
Redazione Corriere di Puglia e Lucania