Expo Dubai, per Taranto un futuro green
La Puglia rimane ferma sulla sua volontà di garantire e difendere i diritti delle persone, la giustizia e l’uguaglianza e di investire sull’innovazione tecnologica e gli scambi culturali nel rispetto delle opinioni e delle religioni differenti. Chiunque arrivi in Puglia per i motivi più svariati si deve sentire a casa“. Il presidente Michele Emiliano apre con un messaggio di pace, rispetto e accoglienza il suo intervento da Bari alla conferenza “Economia del mare in Puglia: cultura, sport e turismo come volano per la rigenerazione delle Città di mare” tenutasi a Dubai nell’Anfiteatro del Padiglione Italia, nella prima giornata interamente dedicata alla Puglia dell’Esposizione Universale.
All’incontro, moderato dal Commissario italiano dell’Expo, Paolo Glisenti, hanno partecipato l’assessore allo Sviluppo economico, Alessandro Delli Noci, il direttore generale di Pugliapromozione, Luca Scandale, Vito Caponio, senior officer, sport & sport facilities di Asset, e i presidenti delle Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, Ugo Patroni Griffi, e del Mar Ionio, Sergio Prete.
E proprio di una Puglia mediterranea ha parlato il presidente Emiliano nel corso del suo intervento: “Abbiamo fortemente voluto l’organizzazione dei Giochi del Mediterraneo, che coinvolgono paesi interessanti, perché non è solo un’importantissima manifestazione sportiva ma anche un momento di scambio culturale, di fraternità e di costruzione di progetti sul futuro. Li ospiterà Taranto, capitale della marineria italiana, città resistente e resiliente che sta affrontando il passaggio tecnologico della sua più grande azienda con una visione basata sulla decarbonizzazione, in accordo con il Governo e con il sostegno dell’Unione europea. Taranto diventerà centro italiano per le tecnologie dell’idrogeno, cosicché quella fabbrica si trasformerà da minaccia a punto di forza. Daremo alla città un’opportunità per eliminare ogni rischio per la salute dei cittadini, restituendo l’immagine di una Puglia, e della stessa Italia, capace di operare con intelligenza nel rispetto delle persone, dei loro diritti religiosi, politici e alla salute. Questa esposizione universale, in cui trovano posto diverse e importanti realtà della ricerca, della formazione, dell’imprenditoria, del turismo ma anche della pubblica amministrazione pugliese sarà il simbolo della volontà di ricostruire la pace e l’economia”.
Taranto protagonista dell’economia del mare a 360 gradi e protagonista del Mediterraneo con i XX Giochi che si terranno nel 2026, presentati da Vito Caponio, senior officer, sport & sport facilities di Asset, agenzia regionale a cui è affidata la direzione di Taranto2026. “I Giochi del Mediterraneo rappresentano per la Puglia e, in particolare, per Taranto un’opportunità di sviluppo economico e sociale, di rigenerazione urbana, di sviluppo del turismo e recupero de patrimonio culturale – ha sottolineato Caponio -. Sarà un’edizione fondata sui più avanzati criteri di sostenibilità, massimizzando i benefici durevoli per lo sport e la comunità e minimizzando il consumo di risorse e di impatto ambientale”.
“L’AdSP del Mar Ionio – ha affermato il presidente, Sergio Prete, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio – è tra le istituzioni promotrici di numerose progettualità volte a segnare la rotta verso la crescita blu della città portuale di Taranto, in linea con la visione regionale del porto jonico quale hub polifunzionale della green e blue economy. Taranto rappresenta la sfida più importante a livello UE in materia di sostenibilità ambientale e in tale ottica, attraverso la valorizzazione del rapporto porto-città (con l’implementazione del turismo crocieristico e di progetti innovativi legati alla cantieristica navale, alla nautica da diporto ed alle energie alternative) l’AdSP del Mar Ionio prosegue la propria mission istituzionale in qualità di volano dello sviluppo economico e sociale del territorio”.
“Per quanto riguarda la blue economy, il porto di Taranto sta per avere il primo parco eolico offshore del Mediterraneo, nei prossimi giorni sarà completato il primo intervento. E nello stesso tempo stiamo cercando di sondare il mercato per diventare un punto non solo energivoro, ma di produzione di energia, e preferibilmente di energia da fonti rinnovabili. E la presenza anche di industrie energivore sta facilitando la localizzazione su Taranto di iniziative dell’idrogeno ma anche di altre tipologie, che in qualche modo nei prossimi anni caratterizzeranno il porto di Taranto come un hub della produzione energetica green” ha dichiarato ancora Sergio Prete. “La visione è quella di assecondare il progetto che la Regione ha sul porto di renderlo un hub green è anche un hub della Blue Economy. Taranto rappresenta sicuramente la sfida più importante a livello nazionale e direi tra le più importanti a livello europeo sulla sostenibilità ambientale – ha sottolineato, spiegando che – negli ultimi anni si è cercato di far diventare il porto di Taranto da uno scalo esclusivamente o prevalentemente industriale, in un porto polifunzionale aperto e innovativo con l’impegno su temi come lo sport, il turismo e la blue economy”. Infine, dal punto di vista turistico, il porto “per la prima volta da pochi anni è diventato anche uno scalo con la presenza delle navi da crociera“. In tema di cantieristica, “stanno per iniziare i lavori per l’insediamento di un importante gruppo della nautica da diporto come Ferretti, ma vi sono altri cantieri che iniziano a presentare domande per potersi collocare nel porto di Taranto. Quindi oltre all’industria e alla parte commerciale e logistica, la parte turistica, della nautica da diporto e della cantieristica inizia a diventare una specializzazione importante del porto di Taranto”.
Redazione Corriere di Puglia e Lucania